All’arrivo in Ecuador il Papa esalta la bellezza naturale del Paese e richiama due simboli di Cristo e della Chiesa – Le chiavi del futuro

2015-07-06 L’Osservatore Romano

Nel Vangelo ci sono le chiavi per affrontare «le sfide attuali» e per costruire «un futuro migliore per tutti». È questo il messaggio lanciato da Papa Francesco al suo arrivo in Ecuador, prima meta del viaggio in America latina che farà tappa anche in Bolivia e in Paraguay.

Nel discorso pronunciato durante la cerimonia di benvenuto all’aeroporto internazionale di Quito — dove l’aereo papale è atterrato nel pomeriggio di domenica 5 luglio, quando in Italia erano quasi le 22 — il Pontefice ha assicurato al presidente Correa la collaborazione della Chiesa nella costruzione di una società basata sul rispetto delle differenze, sul dialogo e sulla partecipazione di tutti alla vita del Paese, con un’attenzione particolare alle fasce più povere e alle minoranze emarginate. Da Francesco un appello a difendere soprattutto i piccoli e i semplici, ad avere cura di bambini e anziani, a lavorare per il domani dei giovani e a tutelare le bellezze naturali del Paese andino.

Fin dai primi momenti trascorsi in Ecuador il Papa ha sperimentato l’entusiasmo travolgente della popolazione, che si è stretta intorno a lui lungo tutto il percorso dall’aeroporto alla nunziatura apostolica di Quito — la residenza dove Francesco ha trascorso il resto della giornata — e che si prepara a partecipare alla messa in programma nella mattina di lunedì 6 (quando in Italia sarà pomeriggio inoltrato) nel parco de Los Samanes, a Guayaquil. Dopo il pranzo con la comunità del collegio gesuita Javier, nel pomeriggio il Pontefice rientra nella capitale ecuadoriana per incontrare il presidente della Repubblica e per far visita alla cattedrale cittadina.

Il discorso del Papa

6 Luglio 2015 | 18:00
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