di Fra Martino Dotta*
Il Natale è sovente abbinato al dramma della povertà, che nonostante una crescita sorprendente del livello di ricchezza sul piano mondiale, attanaglia un numero sempre più ampio di persone, anche nei Paesi occidentali. Persino in Svizzera, quasi un settimo della popolazione vive in condizioni di precarietà. La percentuale ticinese è ancora maggiore. Ne sono state testimoni le numerose organizzazioni umanitarie attive nel Cantone a sostegno di quanti faticano a far quadrare i conti. Forse quello prenatalizio non è il momento opportuno per riflettere sulle cause di una simile contraddizione. Tuttavia è in questo periodo che celebriamo per volontà di papa Francesco la Giornata mondiale dei poveri. Il messaggio che l’avvicinarsi del Natale e questa giornata mondiale sottolineano è che possiamo accogliere nelle nostre fragili braccia il Bambino di Betlemme solo nella misura cui sappiamo toccare "con mano la carne di Cristo”, il suo “corpo in quello piagato dei poveri”, come ci ha ricordato il Papa. In tutto ciò è racchiuso il mistero del Natale! Nei piccoli o grandi gesti di condivisione può trasparire la preoccupazione divina per il bene di tutte le creature, come pure il senso di appartenenza alla medesima umanità. Le Festività natalizie diventino per ognuno di noi occasione di ritrovare tale consapevolezza!
*(testo condiviso dal bollettino di Missio)
In occasione della Giornata mondiale dei poveri leggi anche:
Il contributo del direttore di Caritas TicinoAltre esperienze di volontariato in Ticino