Da sinistra: Jean-Pierre Roth, presidente della fondazione per il restauro della caserma, Christoph Graf e Urs Breitenmoser.
Papa e Vaticano

Vaticano. 23 nuove guardie pronte a giurare: oggi la conferenza stampa

Si entra nel vivo dei festeggiamenti in vista del giuramento delle Guardie Svizzere Pontificie del 6 maggio. Un’occasione per affrontare, collateralmente, anche altre tematiche. Quest’oggi, in conferenza stampa in Vaticano, il presidente della fondazione per la ricostruzione della caserma, Jean- Pierre Roth, ha dichiarato che i lavori costeranno 50 milioni di Euro. L’idea di ristrutturare risale al 2016 e nasce da una mancanza di spazio. E’ stato fatto, dello studio architettonico Durisch-Nolli di Lugano, nel 2016, uno studio di fattibilità che aveva evidenziato che non era possibile ristrutturare i tre edifici della caserma risalenti al XIX, ma che era necessario ricostruire ex novo. Per settembre 2019 i due architetti presenteranno ora un avan-progetto.

 Lunedì giureranno 23 nuove guardie. Per il comandante Graf sono un po’ poche. Per mantenere il corpo «in forma» ce ne vorrebbero una quarantina ogni anno. Inoltre un anno fa, papa Francesco ha acconsentito ad aumentare il numero delle guardie da 110 a 135. Inoltre ora anche gli alabardieri possono sposarsi, per cui occorreranno più appartamenti anche per le loro famiglie. Per incrementare gli arruolamenti, ha detto il comandante Graf, sono state intraprese alcune iniziative. Si cerca di informare di più su chi sono e cosa fanno le guardie svizzere, ad esempio, con dei video. Si vuole un po’ svecchiare l’immagine e mettere in evidenza la loro importanza. Si tratta del resto di una missione ricevuta da papa Giulio II, oltre 500 anni fa! Tra i loro compiti principali: vegliare sul Santo Padre, accompagnarlo nei suoi viaggio, fare il servizio d’onore.

Attualmente, le Guardie Svizzere vanno anche nelle scuole e nell’esercito per presentare anche questa opzione tra le possibili scelte da intraprendere. Effettivamente è un po’ difficile trovare nuove reclute. Fare la Guardia Svizzera è una vocazione! C’è anche la possibilità per i ragazzi (16/18) di trascorrere una settimana insieme alle GS a Roma, per capire in che cosa consiste il loro compito. Accade anche, che durante i 26 mesi di servizio in seno alle Guardie, alcuni di questi ragazzi scoprano la loro vocazione. In media uno all’anno entra in seminario o in monastero.

Da sinistra: Jean-Pierre Roth, presidente della fondazione per il restauro della caserma, Christoph Graf e Urs Breitenmoser.
4 Maggio 2019 | 20:46
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