Ticino e Grigionitaliano

«Pronti ad accompagnare e a portare a tutti la Parola»

Persone molto diverse tra loro, per lavoro, professione e storie di vita, ma accomunate dalla stessa passione e dallo stesso amore per la Parola di Dio. È questo il ritratto dei cinque candidati laici che si sono preparati per mesi -seguiti da don Sergio Carettoni che in diocesi si occupa di questa formazione- per accedere domani, nel corso di una celebrazione pubblica in Cattedrale (vedi sotto), al ministero del Lettorato. Diventeranno Lettori Claudio Marazzi, Davide Adamoli, Paolo Binda, Bruno Corsini, Luca Turlon e Paolo Vicentini.

Claudio Marazzi – 60 anni, di Breganzona – bancario in pensione, sposato da 31 anni, padre di una figlia e nonno racconta: «Personalmente giungo al Lettorato dopo una sorta di chiamata: attraverso alcuni episodi della mia esistenza, ed in particolare in un momento che poteva apparire come il più triste e buio nella mia vita, ho percepito la vicinanza del Signore che mi invitava a camminare con Lui più da vicino. Da questa certezza di vicinanza, è scaturito il bisogno di ricambiare con qualcosa di concreto; consapevole di essere amato, sentivo che era giunto il momento di portare la Parola a tutti, anche fuori dalle mura della chiesa».
Sei mesi di discernimento, per capire se la strada era quella giusta; un anno, a seguire, di formazione, conclusosi con la richiesta ufficiale al vescovo di Lugano di poter accedere al ministero e a seguire, la professione di fede davanti al proprio parroco e alla propria comunità: questo il percorso di preparazione condiviso, sotto la guida di don Sergio Carettoni, che in diocesi coordina questa formazione.

Approfondire le Sacre Scritture

«È stato un periodo contraddistinto da tre fasi: crescere, conoscere, approfondire. Soprattutto l’approfondimento delle Scritture – continua Marazzi – è l’aspetto che ci contraddistingue rispetto, ad esempio, a chi svolge il compito delle letture in chiesa senza essere istituito nel ministero del Lettorato. Fa parte dell’impegno che ci assumiamo soprattutto una conoscenza approfondita del testo biblico, per essere in grado di aiutare il prossimo a leggere le vicende della vita con gli occhi di Dio. Ci spetterà, infatti, non solo proclamare pubblicamente la Parola di Dio durante la liturgia, ma anche favorirne l’approfondimento presso i fedeli, organizzando, ad esempio, occasioni di incontro e condivisione». Da otto anni Claudio è anche ministro straordinario dell’Eucaristia: «Portando Cristo nelle case a malati ed anziani, ho capito che proprio la Parola di Dio può essere, per l’uomo, la consolazione più grande».

Guidato dalla Parola

Bruno Corsini, 58 anni, sposato con Flavia da 36, padre di 5 figli e nonno di 7 nipoti legge la sua chiamata a diventare Lettore – ministero che eserciterà in Cattedrale a Lugano – alla luce delle svolte che l’hanno preceduta e, soprattutto, di ciò che gli ha insegnato la vita: decidere e scegliere sempre dopo un confronto con le Scritture. «Da ragazzo, il mio rapporto con Dio e con la Chiesa era burrascoso. Dopo essermi sposato, a 22 anni, anche la mia vita coniugale è entrata in crisi. Ho ricevuto di nuovo il dono della fede dopo aver assistito a una catechesi del Cammino Neocatecumenale, nella quale venivano spiegati alcuni passi della Scrittura sulla penitenza e la conversione.
Alla Giornata mondiale della gioventù di Czestochowa, nel ’91, in Polonia, grazie alla Parola di Dio ho capito che dovevo recuperare il mio matrimonio. Posso dire che nella vita coniugale Dio non ci ha mai abbandonati, non si è mai stancato di noi, ci ha sempre soccorso, ci ha amati, anche nell’esperienza della paternità. Potevo forse nascondere quello che il Signore ha fatto, tacere la mia, la nostra esperienza? La nostra storia è la storia che Dio ha voluto fosse buona per noi».

In parrocchia a Bellinzona

Paolo Vicentini – 57 anni, ingegnere, anche lui padre di cinque figli e da poco nonno – presterà invece il suo servizio in Collegiata a Bellinzona: «Sono molto emozionato per la celebrazione di domani. Mi sono lasciato interpellare da una proposta – quella di intraprendere il cammino di discernimento per diventare Lettore – che mi è stata fatta dal mio direttore spirituale. Maturando, è cresciuta in me la consapevolezza della misericordia di Dio.
Le stesse vicende raccontate nella Bibbia ci dimostrano la presenza del Signore lungo tutta la storia umana, accanto a noi. Vorrei, nell’esercizio del mio ministero, testimoniare tutto questo e accompagnare i fratelli e le sorelle che lo vorranno all’incontro con la Parola, che è incontro con la sua misericordia». Tutto ciò nella consapevolezza che non c’è una «ricetta» unica per tutti: «Ognuno approccia le Scritture secondo la sua esperienza di vita e la sua sensibilità. La funzione del Lettore istituito è quella di valorizzare la lettura della Parola e di fare in modo che essa sedimenti nei cuori e venga contemplata e gustata. Accompagniamo alla scoperta della Parola, diamo gli strumenti. Perché se c’è una cosa che ho imparato, è che il Signore parla a tutti».

Domani, domenica 23 gennaio, ricorre la «Domenica della Parola», appuntamento istituito da papa Francesco nel 2019. Per l’occorrenza, presso la Cattedrale di san Lorenzo in Lugano si terrà la solenne celebrazione del Vespro alle ore 17. Il momento sarà contraddistinto dal conferimento del ministero del lettorato a sei laici: Davide Adamoli, Paolo Binda, Bruno Corsini, Claudio Marazzi, Luca Turlon e Paolo Vicentini.

Laura Quadri

22 Gennaio 2022 | 18:02
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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