Multinazionali responsabili: la FEPS propone un contro-progetto. In queste ore il dibattito

L’iniziativa per delle multinazionali responsabili continua a far discutere. Il 13 marzo scorso il Consiglio degli Stati ha deciso, con una piccola maggioranza, di non entrare in materia su un controprogetto all’iniziativa per multinazionali responsabili e ha raccomandato al popolo di respingere l’iniziativa. Ora, in occasione della ripresa dei lavori del Consiglio degli Stati dopo la pausa estiva, il Consiglio della Federazione delle Chiese protestanti della Svizzera (FEPS) lancia un appello alla Commissione per gli affari giuridici del Consiglio degli Stati svizzero perché spinga a elaborare un contro-progetto che possa almeno accontentare in parte chi ha sostenuto l’iniziativa, tra cui una vasta colazione di ONG cattoliche e protestanti.

Ricordiamo che l’iniziativa richiede che qualsiasi impresa con sede in Svizzera risponda dei danni commessi dalle sue filiali all’estero. «L’economia deve essere al servizio degli esseri umani», indica la FEPS, che vuole «ricordare alla Svizzera la sua responsabilità verso i Paesi del Sud», come sottolinea con vigore Gottfried Locher, presidente del Consiglio della FEPS. «I diritti umani non sono negoziabili», ribadisce.

Solo in caso di un contro-progetto «convincente» – indica la FEPS in un comunicato – le varie organizzazioni protestanti si direbbero pronte a ritirare l’iniziativa, sulla quale si sta discutendo in queste ore in seno al Consiglio degli Stati.

(red/kath.ch)

3 Settembre 2019 | 17:31
Tempo di lettura: ca. 1 min.
Condividere questo articolo!