Ticino e Grigionitaliano

Lugano: la chiesa di S. Carlo Borromeo propone un Natale con Rubens

La «Madonna col Bambino» di Peter Paul Rubens (1577-1640) di collezione ticinese, esposta in queste settimane nella chiesa di San Carlo Borromeo a Lugano, si colloca all’interno di un ormai settennale progetto a cura di Sira v. Waldner, che ha come fil rouge la presentazione di opere di collezione privata svizzera o ticinese con attinenza al territorio e al periodo della controriforma.

Grazie alla generosità dei prestatori è stato possibile sia superare lo shock della profanazione vandalica subita il 27 ottobre 2022 all’interno della chiesa, che approfondire attraverso l’iconografia di questa Madonna la relazione di Rubens fra gli altri con Jan Brueghel e Federico Borromeo, arcivescovo di Milano e cugino di san Carlo.

Un’iconografia particolare

Durante la presentazione presso la Chiesa di via Nassa a Lugano, che si è tenuta il 15 dicembre scorso, promossa dalla Confraternita di San Carlo Borromeo, il prof. Claudio Metzger ha spiegato che questa particolare iconografia deriva dal pannello sinistro del trittico noto come «Christ à la Paille» (Museo voor Schone Konsten, Anversa) commissionato dalla vedova di un mercante di Anversa, Jan Michelsen, dipinto fra il 1617 e il 1618 ed è un’opera della piena maturità di Rubens, quando aveva cioè quarant’anni. Questo soggetto ha da subito riscosso un gran successo.
Oltre alla versione esposta, che si differenzia dall’immagine del Trittico in quanto qui, sul dipinto ad olio su tela, la Madonna invece di sorreggere fermamente il Bambino, ne accompagna delicatamente il passo, sono note diverse successive repliche, tra cui la nota Madonna Marlborough (esposta oggi alla National Gallery of Art di Washington) e l’altrettanto conosciuta Cumberand Madonna (conservata in una collezione privata di Parigi), considerate però dalla critica meno fedeli.

L’Autore: Peter Paul Rubens

La prof.ssa Fabiola Giancotti ha invece parlato del corposo epistolario, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, che attesta lo stretto legame intercorso fra i Borromeo, Jan Brueghel il Vecchio e lo stesso Rubens. Federico Borromeo manda ad esempio a Rubens, tramite Brueghel, una medaglia d’oro con l’effige di San Carlo Borromeo. Non solo: Rubens decorerà la grande chiesa di Anversa, in seguito dedicata a San Carlo Borromeo. Sappiamo anche di un ritratto di San Carlo, ormai perso ma testimoniato da una diffusissima incisione di Nicolaas van den Bergh. Inoltre, Rubens, nato in una famiglia di fede calvinista, ma educato all’arte e alla fede cattolica fin dall’infanzia, terrà conto per tutta la vita delle indicazioni di San Carlo sviluppate nei suoi testi e nella sua predicazione per le immagini sacre.
La Madonna con Bambino di P. P. Rubens torna nella chiesa di San Carlo a Lugano riportando l’attenzione sulla collaborazione quasi trentennale di Rubens e Brueghel con Federico Borromeo e apre nuove vie per la ricerca.

Il dipinto potrà essere ammirato fino al 15 gennaio nella chiesa di San Carlo Borromeo, con ingresso libero. L’esposizione è a cura di «Aion Art», con il patrocinio del Consolato Italiano.
Per la brochure con i dati tecnico-artistici del dipinto scrivere un email a info@aion.art o consultare il sito internet aion.art/madonna-con-il-bambino-p-p-rubens.

27 Dicembre 2022 | 08:14
Condividere questo articolo!