Card. Angelo Scola
Ticino e Grigionitaliano

L'impatto della fede sulla vita: continuano gli incontri con il card. Scola a Lugano

Un percorso alla riscoperta della fede e delle sue ragioni attorno all’Enciclica Lumen fidei. È questa la proposta promossa in Ticino dall’Associazione Amici di Eugenio Corecco e curata dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito di Milano.

di Federico Anzini

Dopo i primi due appuntamenti (del 19 maggio e 2 giugno scorsi, che si possono rivedere sul sito dell’Associazione Amici di Eugenio Corecco) ora la proposta continua con iI terzo incontro che si svolgerà giovedì 22 settembre alle 20.30 con la presenza di S.E. il card. Scola all’USI di Lugano (aula A11 – palazzo rosso). Sarà possibile seguire l’incontro in streaming sempre sul sito dell’Associazione. Il video dell’incontro sarà disponibile anche dopo la diretta.

Abbiamo chiesto al Cardinale un bilancio dopo i primi incontri e alcune anticipazioni sui contenuti che svilupperà nei prossimi mesi a Lugano. 

Card. Scola, c’è stato un vivo interesse attorno al progetto lumen fidei. Non a caso, complessivamente, i primi due incontri hanno totalizzato un migliaio di visualizzazioni sul canale YouTube dell’Associazione Amici di Eugenio Corecco. Al di là dei numeri come giudica questo inizio?   

L’intuizione originaria del progetto di Lumen fidei – raccogliere l’eredità del magistero del compianto vescovo Corecco, sempre attento a illuminare con la luce della fede la totalità degli aspetti dell’umana esperienza –, si è rivelata giusta e sorprendentemente feconda, perché ha incontrato l’esigenza di un numero consistente di persone delle nostre terre e, grazie alle ampie possibilità divulgative della rete, di moltissime altre più lontane, sia geograficamente che culturalmente. 

Viviamo tutti in un contesto in cui il proliferare in progressione geometrica di informazioni, va di pari passo con la loro contraddittorietà, generando non poca confusione negli adulti e disorientamento nei giovani e condannandoli ad uno sguardo scettico fino al cinismo, alla fine abbandonandoli al carcere di una solitudine cattiva. Per questo riprendere il lavoro di Lumen fidei, approfondendo dapprima le implicazioni antropologiche e poi quelle sociali – fino alla politica – e cosmologiche – fino all’ecologia integrale – del dogma della Trinità sarà un banco di prova della «convenienza» umana della fede, cioè della sua capacità – come dice San Paolo – di «ricapitolare tutto [con l’enorme portata, in ampiezza e profondità, che assume oggi questo pronome indefinito] in Cristo» (Ef 11,10).

Dopo la pausa estiva gli incontri ricominceranno giovedì 22 settembre. Entro fine anno sono previste 6 serate. Si inizierà ad approfondire il dogma della Trinità nelle sue implicazioni antropologiche. Cosa ci può anticipare?

Se ogni uomo e ogni donna sono creati dal Padre, cioè pensati voluti e amati, come imago Dei, la famiglia lo è come la più convincente imago Trinitatis. Qui si fondano – lo mostreremo – le sue relazioni costitutive (con se stessi, con l’altro/a e tra le generazioni) e il compito che ne deriva (paternità, maternità, educazione e cura).

E poi sarà il turno delle implicazioni sociali del dogma della Trinità, per esempio la questione politica e del potere. Questo tema ha suscitato molto l’interesse anche da parte del Sindacato OCST che intende utilizzare gli incontri come formazione interna all’organizzazione. Come svolgerà questo argomento e le altre implicazioni sociali?

Affronteremo e svilupperemo l’attualissimo rapporto tra politica, come dimensione costitutiva dell’uomo, e società, fino ad arrivare alla questione, tanto difficile e delicata quanto ineliminabile, del potere. Tutti questi temi manifestano sempre più la loro drammatica attualità.

Per quel che riguarda le implicazioni sociali della fede vedremo come si coniugano e si declinano individuo e societàpersona e comunità che mostrano come costitutivo del soggetto l’essere in relazione.

Vedremo perché e come la comunione è un a-priori in ogni comunità umana e cristiana, oltre a declinare il fondamentale criterio che il tutto viene sempre prima della parte.

La Trinità ha a che fare anche con l’ecologia integrale. In che modo?

Di ecologia si parla da molto tempo, ma quasi sempre in un’ottica parziale. La genialità dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco è stata di ricostruire pazientemente il puzzle delle questioni che attengono al vastissimo e complesso tema ecologico per unificarle, inserendo il tema della povertà, dell’esclusione, dello scarto, della mancata attenzione al debole: un’opera di ricostruzione per farci capire che la vita umana non raggiunge lo scopo della felicità se ognuno di noi non è capace di un rapporto adeguato con se stesso, con gli altri, col creato, con Dio. Il magistero recente della Chiesa ha parlato per questo di ecologia integrale.

La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune racchiude la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile personale e sociale. La questione, da giocarsi personalmente e comunitariamente, si fa oggi sempre più decisiva.

Leggi anche: Il cardinale Scola: «La fede non è irrilevante: va mostrato che conviene»

Prossimi incontri

Queste saranno le date dei prossimi incontri che si svolgeranno con la medesima modalità (in presenza a Lugano e online) ma nell’aula polivalente della Facoltà di teologia (FTL): 

  • 6 ottobre, 4° incontro
  • 27 ottobre, 5° incontro
  • 17 novembre, 6° incontro
  • 1 dicembre, 7° incontro
  • 15 dicembre, 8° incontro
Card. Angelo Scola
14 Settembre 2022 | 17:18
Tempo di lettura: ca. 3 min.
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