L’Europa: una Svizzera in grande? – Mostra, conferenze e concorso di scrittura alla Facoltà di Teologia di Lugano

Dal 3 al 12 ottobre, la Facoltà di Teologia di Lugano ospiterà, su invito della Cattedra Rosmini, la mostra L’Europa: una Svizzera in grande?, ideata dalla Fondazione Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi a Roma. Il professor Markus Krienke, Direttore della stessa Cattedra Rosimini, ha curato i testi su Adenauer. Proprio perché coinvolto fin dall’inizio nel progetto, ha deciso di farlo arrivare in Ticino. Prima dell’apertura ufficiale, il 2 ottobre alle 18.30, lo abbiamo incontrato per capire meglio il senso dell’iniziativa:

Come nasce l’idea della mostra?

«In questa mostra parliamo del messaggio di De Gasperi, Schuman e Adenauer, per scoprire quanto sia attuale anche per noi oggi, soprattutto in un’Europa e una Svizzera che nella politica attuale vanno su strade completamente diverse rispetto alle intuizioni di questi grandi statisti. Con il loro pensiero hanno messo le basi in Europa per una sana cultura politica, che ci unisce, al di là dei confini politici. Ma la cosa più interessante è che loro per questa visione si sono ispirati di fatto alla Svizzera. Quando si trattava di creare pace su un terreno segnato dalla crudeltà, dalle inimicizie viscerali tra Paesi dopo la Seconda Guerra mondiale hanno guardato proprio alla Svizzera, al suo sistema federale che crea convivenza secondo il principio di sussidiarietà. Vogliamo rievocare questa intuizione».

Perché proprio adesso questo tema? Come si posiziona la Svizzera nei confronti dell’Unione Europea allo stato attuale?

«È un tema più attuale che mai. La mostra è stata scritta e ideata un anno fa e negli ultimi mesi ha girato in tutta Europa, venendo tradotta anche in inglese. È attuale perché, in Svizzera, da un atteggiamento di interesse per l’Europa, sfruttando il quale abbiamo intessuto dei buoni rapporti bilaterali, siamo passati a una fase segnata da retoriche e politiche contrarie. Bisogna dunque richiamare la stagione precedente, perché solo nella coesione l’Europa può riuscire ad affermarsi in un mondo segnato dalla presenza di superpotenze. E non solo: l’Europa ha un messaggio che travalica la politica, impostato sulla dignità della persona. Proprio per questo deve affermarsi a livello mondiale.

«Le nostre conferenze (ndr. sotto) e la mostra si rivolgono sia a chi è d’accordo con questa visione sia a chi vuole entrare in dialogo critico con essa, ma soprattutto a quella generazione di adulti e giovani che non sanno più chi erano Adenauer, Schuman, De Gasperi…».

Si parlerà solo di Europa o ci sarà spazio per una riflessione più generale?

«In tutti gli eventi, le tre conferenze serali, emergerà anche il tema dell’integrazione in quanto tale, un argomento importante che ci aiuta ad attualizzare il messaggio di questi politici. Dopodiché si aprirà un concorso di scrittura per le scuole medie e i licei, che dovrebbe arricchire l’insegnamento della civica. Le scuole ci stanno a cuore e vogliamo incentivare gli allievi. Entro il 17 dicembre potranno dunque inviarci due pagine che si ispirino alla mostra, dopo averla visitata. La domanda centrale sarà: oggi come vi immaginate l’integrazione? Avete esperienze concrete?»

Ci saranno delle sorprese?

«Sì, il 2 ottobre – giorno di apertura della mostra –  avremo con noi come ospite d’eccezione la figlia di De Gasperi, Maria Romana, 95enne. Ci parlerà del suo modo diverso di fare politica, perché l’importante è vedere altre possibilità di essere attivi in politica rispetto a quelle che ci sono offerte oggi, scoprendo che non c’è una direzione obbligata, come spesso tendono a farci credere».

L’apertura della mostra, il 2 ottobre alle 18.30, nell’Aula Magna dell’Università della Svizzera italiana, presenterà le visioni politiche di Adenauer, De Gasperi e Schuman.  Interverranno oltre a Maria Romana De Gasperi, Mauro Massoni, Console generale d’Italia a Lugano; Bianca Maria Brenni-Wicki, Console onorario della Germania a Lugano;  Roberto Grassi, Console onorario della Francia a Lugano; mons, Valerio Lazzeri, Vescovo di Lugano; Marco Borradori, sindaco di Lugano; René Roux, rettore della Facoltà di Teologia di Lugano; Boas Erez, Rettore dell’Università della Svizzera italiana; Caroline Kanter, Direttrice della Fondazione Konrad Adenauer di Roma; Lorenzo Malagola, Segretario generale della Fondazione De Gasperi; Martina Bacigalupi, Referente scientifica della Fondazione De Gasperi e lo stesso Markus Krienke. Gli ospiti saranno moderati dal nostro giornalista Francesco Muratori.

Ad accompagnare il periodo di apertura della mostra, ci saranno poi tre conferenze, nelle seguenti date:

Giovedì 4 ottobre alle 18.30: L’Europa che verrà – Le sfide dell’Europa tra allargamento e coesione

Martedì 9 ottobre, alle 20.30: La Svizzera è in Europa?

Mercoledì 10 ottobre, alle 18.30: Il rischio della libertà

I saggi per il concorso di scrittura, dal tema I valori dell’Europa e della Svizzera di fronte alla sfida dell’integrazione, rivolto agli allievi di licei e scuole medie, possono essere inviati, entro e non oltre il 17 dicembre, al seguente indirizzo: Facoltà di Teologia di Lugano, Cattedra Rosmini, via G. Buffi 13, 6904 Lugano oppure all’indirizzo krienke@rosmini.ch.

I tre saggi migliori saranno premiati con dei buoni libro da 100, 200 e 300 franchi e pubblicati sul sito della Cattedra Rosmini.

(red)

27 Settembre 2018 | 11:10
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