«Il clima è cambiato molto. Dove una volta si poteva distinguere tra stagioni secche e piovose, ora il clima è un'incertezza e alcune delle piante coltivate non possono sopportare questi bruschi cambiamenti», spiega Miryam Alfaro, una contadina della zona montagnosa del comune di Matanza, a nord-est della città di Bucaramanga nel distretto di Sandander in Colombia.
Matanza è una zona rurale, dove la popolazione locale deve affrontare quotidianamente diverse sfide come la scarsità d'acqua, le monocolture o la deforestazione che rendono più difficile coltivare la terra. Di conseguenza, molte famiglie sono alla ricerca di alternative per garantirsi di che nutrirsi, rendere di nuovo fertile e coltivabile il suolo, avere accesso all'energia pulita e migliorare così le proprie condizioni di vita. Queste pratiche di sostenibilità sono implementate nella Scuola di Energia Alternativa Comunitaria, guidata da CENSAT-Agua Viva (un’organizzazione partner di progetto di Azione Quaresimale in Colombia) e dalla Fondazione Fundaexpresión per l'Espressione nell'Interculturalità, Educazione e Ambiente. In questo modo, le contadine e i contadini possono conoscere le tecnologie energetiche alternative in relazione all'agro ecologia, alla gestione comunitaria dell'acqua, al processo alimentare e alla diversità delle colture, che dà loro una prospettiva per il futuro.
«Le energie comunitarie sono la via verso una transizione energetica reale ed equa. Permettono infatti la democratizzazione, con l’acquisizione del controllo e della libertà di scelta sulle energie senza essere dipendenti da una compagnia energetica», afferma convinta Tatiana Roa, coordinatrice di energia e giustizia climatica al CENSAT.
Miryam ed Efraín Higuera sono arrivati a Matanza undici anni fa, fuggendo dalla città e dal suo stile di vita. Hanno costruito una fattoria (Reserva Campesina Miniguos) anni dopo, dove hanno recentemente installato un bio-convertitore, una tecnologia per trattare l'acqua contenente fertilizzante, che poi genera biogas e bio-fertilizzante.
A casa Miniguos, le acque di scarico dei bagni e l'acqua inquinata dal lavaggio del caffè, così come gli escrementi di animali, fluiscono nel bio-convertitore, che a sua volta produce biogas. Questo permette a Miryam di usare il suo fornello.
Grazie al bio-convertitore, la situazione economica della famiglia è migliorata. La bombola di gas alternativa costa 86’000 pesos, un lusso che molti non possono permettersi. «Ora produciamo il nostro gas, trattiamo le acque di scarico per non inquinare i fiumi vicini e possiamo fare a meno del fertilizzante per il mais, la manioca, la barbabietola da zucchero e l'orto». L'unico fertilizzante per il loro giardino è la cenere che deriva dall’utilizzo della stufa a legna per la cottura degli alimenti. Questo modo di cucinare è anche molto sostenibile: secondo il Ministero dell'Ambiente colombiano, queste stufe a legna riducono il 94% delle emissioni di CO2. L'energia sostenibile e la sua produzione determinano ora la routine quotidiana della famiglia di Efraín e Miryam e aprono nuove prospettive.