Lo spazio della "escape room"...in Oratorio.
Giovani

La prima «escape room»...in Oratorio

Ingegno, logica, gioco di squadra, tutti elementi utili e necessari per riuscire ad evadere dall’Escape Room. Ma di cosa si tratta esattamente? Un divertimento per giovani e adolescenti, qualcosa di strano e incomprensibile per chi non l’ha mai provato ma che probabilmente ne ha sentito parlare negli ultimi anni. Chiusi a chiave in una stanza a gruppetti, si ha un’ora di tempo per risolvere gli enigmi, i giochi di logica e gli indizi a tema che si trovano nascosti all’interno della stanza. Al termine dell’ora, se non si risolvono tutti gli enigmi si viene liberati e il gioco finisce. Un modo alternativo per passare una bella serata tra amici e che ora sbarcherà anche in chiave cristiana all’oratorio di Lugano! Proprio così, da venerdì prossimo sarà attiva un’Escape Room che, sulla base della storia biblica di Giona, catturerà i nostri ragazzi e li catapulterà all’interno di una nave tra giochi e rompicapo da risolvere.

Dopo un’esperienza fatta in un’Escape Room di Lugano, don Emanuele Di Marco, direttore dell’Oratorio, e i suoi catechisti si sono chiesti perché non proporre tale iniziativa ai propri ragazzi, ovviamente con una tematica biblica. «Il senso della fuga, il tempo limitato, l’ingegnarsi per trovare la via d’uscita sono tutti elementi che hanno attirato la nostra attenzione e che potevano essere visti anche in chiave biblica. E da qui è partita la nostra proposta che verrà inaugurata venerdì prossimo, 22 marzo, e sarà rivolta in particolare ai ragazzi dal post-cresima, dai 12 ai 18 anni, ma anche oltre».

«Alla base – ci spiega don Emanuele – c’è la vicenda di Giona che mi sembra assomigli sempre alla storia di molti dei nostri ragazzi che come lui sentono una chiamata dentro di loro ma non riescono a comprenderla, rifiutando di ascoltare questa voce dal profondo e prendendo così una decisione che spesso si allontana dalla loro vera vocazione ». La stanza è quella della cambusa dell’oratorio, con uno scenario marino e con il galeone, perfetto per ambientare la storia di Giona.

Ma perché prelevare esperienze che la società propone e rileggerle in chiave cristiana? «All’interno dell’oratorio collaborano ragazzi e catechisti davvero eccezionali, molto attenti e ricettivi su quello che vivono i nostri ragazzi e, a partire dalle loro esperienze cercano di farle diventare nostre: penso che questo sia una delle sfide più belle che possiamo vivere nella contemporaneità. Sono iniziative che portano i ragazzi a mettersi in gioco, unendo la loro curiosità con il desiderio di scoprire», sfruttando un gioco per trasmettere valori e ideali cristiani.

L’esperienza dell’Escape Room verrà proposta con quattro gradi di difficoltà, in base all’età, si entrerà in gruppetti di 5/6 ragazzi che dovranno affrontare le prove che una volta superate permetteranno loro di uscire dalla stanza. E allora… buon divertimento, alla caccia della chiave nascosta! Per iscriversi è necessario scrivere a info@oratoriolugano.ch.

Silvia Guggiari

Lo spazio della «escape room»...in Oratorio.
16 Marzo 2019 | 11:23
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