Il Pastore Paolo Ricca interviene in Collegiata a Bellinzona
Ecumenismo

Il Pastore Paolo Ricca è intervenuto in Collegiata a Bellinzona

«Il lavoro ecumenico è ancora un’opera da pionieri», siamo ancora nel tempo della semina, non ancora in quello della mietitura». È passato quasi in sordina la presenza del pastore valdese Paolo Ricca, insigne teologo a tutt’oggi ancora docente invitato presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Paolo Ricca è stato per 15 anni membro della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra. L’insigne teologo, che fu anche giornalista accreditato a seguire le sedute del Concilio Vaticano II, ha partecipato il 26 maggio scorso in Collegiata a Bellinzona, al concerto in onore del parroco don Pierangelo Regazzi che ha ricordato i 50 anni di ordinazione sacerdotale.

Ecumenismo: «cristianesimo in divenire»

Proprio in occasione del concerto, Paolo Ricca ha speso alcune parole sul dialogo tra le Chiese cristiane, salutando il parroco, definito dallo stesso Ricca «un pioniere dell’ecumenismo in questa regione». Come Ricca ha precisato «un incontro ecumenico è un segno che c’è una Chiesa ecumenica in formazione, cioè una comunità di cristiani in divenire: cioè siamo sempre cattolici, ma diversi, non più come prima; sempre riformati, ma diversi, non più come prima». Per avvallare il processo spirituale che accade in coloro che si impegnano fattivamente nel dialogo tra confessioni cristiane, Ricca ha citato la prima lettera di Giovani: «Non ancora è stato reso manifesto quello che saremo».

Paolo Ricca è intervenuto all’inizio del concerto in Collegiata. Successivamente il parroco e arciprete don Pierangelo Regazzi, ha chiesto di dedicare lo spettacolo al prestigioso ospite, una proposta accolta positivamente dal fragoroso applauso del pubblico.

red

 

 

Il Pastore Paolo Ricca interviene in Collegiata a Bellinzona
7 Giugno 2019 | 06:00
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