«Ho consegnato l'agenda della mia vita a Dio»

Dice di aver consegnato «l’agenda della sua vita» a Dio, Isabel Spini di Viganello, 40 anni, madre di due figlie adolescenti. Una conquista che le ha dato serenità, ma certo non sofferta. Emigrata dall’Angola negli anni 2000, a 21 anni, quando Isabel arriva in Svizzera trova un mondo totalmente diverso, che presto le suscita una sensazione strana, quella di non essere mai pienamente presente a sé stessa e alle persone che la circondano: «Ero sempre immancabilmente proiettata al futuro o al passato, come se stessi perennemente attraversando un «ponte» per giungere dall’altra parte: guardavo al mio passato e sentivo, nel mio cuore, di appartenere ancora troppo all’Angola; mi interrogavo costantemente sui motivi della mia presenza qui, in Svizzera». Una sensazione invalidante, che le impediva di godersi appieno i primi anni di matrimonio con suo marito Roberto, conosciuto nella sua città natale, Huambo, mentre lui partecipava a una missione umanitaria come tecnico ortopedico per la Croce Rossa Internazionale. Finché, una sera del 2014, quell’invito improvviso, «inspiegabilmente» perfetto e «giusto» per la situazione interiore che stava vivendo: l’idea di una conoscente che le chiede di accompagnarla al ritrovo di un gruppo di preghiera. «Mi sono ritrovata in mezzo a persone che vivevano il senso profondo della condivisione, spirituale e umana. Da tempo mi chiedevo – educata al cattolicesimo fin da piccola – se potesse esistere un gruppo di persone così».

Per Isabel l’incontro con il Rinnovamento nello Spirito Santo è un incontro con un cristianesimo autentico, che le dà il coraggio di liberarsi dei suoi fantasmi interiori: «Sostanzialmente, non accettavo il distacco totale dal mio Paese. Ma riscoprendo la preghiera di intercessione, ho anche imparato a vivere nel posto in cui il Signore mi ha messo. Ora so che devo stare qui perché il Signore mi ha voluto qui».

I frutti non tardano ad arrivare: Isabel, di giorno in giorno, cambia; riesce anche, con la sua rinnovata disponibilità a perdonare e un animo «più aperto» a riunire la famiglia che in seguito ad alcuni dissidi si era separata.

Poi, di recente, un terribile lutto: in Angola, la perdita di un carissimo zio. Isabel ricorda bene quei momenti, ma soprattutto il lungo, interminabile viaggio in aereo per raggiungere, da sola, l’Angola per il funerale. Una situazione che avrebbe atterrito chiunque, viaggiare con una tristezza immensa nel cuore. Isabel, tuttavia, vive tutto con una pace che ancora adesso non si sa esattamente spiegare, se non che lei stessa, grazie alla preghiera, ha trovato un inossidabile equilibrio psico-fisico; Dio, inoltre, l’ha resa consapevole che «il male non dura per sempre» e «che la sua misericordia è infinita e che ha a cuore il suo bene».

«Io che ero sempre inquieta a causa della mia storia personale, pregando sono diventata fonte di pace per altre persone», ci rivela, ancora stupefatta di questo fatto dopo tanti anni. «Ricordo – conclude – quella volta che, mentre svolgevo il mio lavoro in cucina a scuola – una bambina  si è avvicinata chiedendomi se poteva guardarmi mentre lavoravo; ha preso una sedia, si è seduta fuori dalla porta, lasciata aperta, e mi ha chiesto se poteva restare li a farmi compagnia, perché «qui c’è pace». Non sarò mai abbastanza grata al Signore per ciò che, gratuitamente, ha voluto donarmi. Ora ho davvero la forza di mettermi a disposizione degli altri, perché il Signore ha guarito il mio cuore. Credo che chi riceve così tanto, automaticamente è capace anche di dare».

Il Rinnovamento nello Spirito svizzero si ritroverà per una giornata regionale a Bellinzona domenica prossima, 8 dicembre. Scopri il programma.

Laura Quadri

6 Dicembre 2019 | 14:26
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