Giubileo, presentata la stampa ufficiale «Misericordiae Vultus»

Si chiama «Misericordieae Vultus», come la bolla di indizione del Giubileo, la stampa ufficiale e celebrativa dell’Anno della Misericordia. L’opera, realizzata secondo l’antica arte calcografica da Pierluigi Isola e dal maestro incisore Patrizio di Sciullo con la collaborazione della Biblioteca Apostolica Vaticana e del Governatorato, è stata stampata in 200 copie con l’auspicio di essere donata ai capi di Stato e di governo ricevuti dal Papa in Vaticano. Il servizio di Michele Raviart:

Le «sette chiese di Roma», meta tradizionale dei pellegrini in alto; le opere di misericordia, cuore di quest’Anno santo, in basso. Un doppio registro figurativo per un’inedita veduta allegorica dell’Urbe, stampata incidendo il rame con acquaforte e bulino. Un’opera realizzata a partire dai disegni di Pierluigi Isola, che spiega la sfida maggiore nell’ideazione della stampa:

«Sicuramente, cercare di mettere insieme tutti questi elementi dando loro un’immagine unitaria e facendo in modo che non fossero dei frammenti giustapposti così, in maniera arbitraria, ma risultassero una immagine coerente, pur contenendo all’interno tutta una serie di elementi che poi erano anche abbastanza difficili da mettere insieme: l’idea dei Sacramenti, delle opere di misericordia, delle sette chiese… Un elemento che richiama il colonnato di Bernini, all’interno del quale vengono accolte delle figure che rappresentano dei pellegrini, un elemento che è la tavola imbandita e un elemento che è la porta di un carcere».

Alberi e animali ricordano l’Enciclica «Laudato si’», mentre accanto alla porta Santa di S.Pietro, sormontata dallo stemma di Papa Francesco, una scena raffigura la lavanda dei piedi. Una scelta particolarmente significativa, afferma il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, che insieme al cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato e ai vertici della Bibiloteca Apostolica Vaticana, ha contribuito alla realizzazione dell’opera:

«Un’opera che a me piace tantissimo e che ho incoraggiato fin dall’inizio, quando mi hanno portato il primo bozzetto, che era ancora soltanto disegnato per metà… Poi, è nata l’idea, appunto, delle Opere di Misericordia. L’autore è riuscito a fare un riferimento un po’ a tutte. E poi c’è questa idea della lavanda dei piedi che le riassume tutte: la misericordia di Dio nei nostri confronti, perché Colui che lava i piedi è il Signore, che deve appunto tradursi – a nostra volta – in opere di misericordia, perché Lui dice: ‘Come io ho lavato i piedi a voi, così voi dovete lavarli agli altri’».

La stampa «Misericordiae Vultus» si inserisce in una tradizione secolare, per la quale ai pellegrini giunti a Roma per il Giubileo veniva consegnata una mappa aggiornata di Roma. Già nel Duemila era stata realizzata con lo stesso metodo di questa stampa una «Forma urbis Romae», pianta monumentale della città, iniziativa replicata nel 2007 con la mappa della Città del Vaticano. Mons. Jean-Louis Bruguès, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa:

«Abbiamo cercato di rappresentare in modo esplicito cosa sia la misericordia e innanzitutto la misericordia a Roma, dunque il pellegrinaggio: qui ci sono le Basiliche e sotto le opere della misericordia. Tutto quello fa parte della tradizione. Noi abbiamo sempre illustrato l’Anno del Giubileo con un disegno particolare».

(Da Radio Vaticana)

26 Febbraio 2016 | 13:38
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