Ticino e Grigionitaliano

Famiglie missionarie a km zero per condividere pane, fede e fatiche

«Un sano ricostituente spirituale e pastorale», ha definito così mons. Luca Bressan, vicario episcopale della diocesi di Milano – nella prefazione del libro fresco di stampa «Famiglie missionarie a km zero», di Gerolamo Fazzini (ed. IPL) – i diversi e molteplici cammini di fede intrapresa da padri e madri, da coppie sposate con o senza figli naturali, in questi ultimi anni. Esperienze diverse, composite, fantasiose al punto che è difficile farle rientrare sotto un unico cappello. Forse l’unica cosa che le lega e collega è il tenace filo di una fede che si fa vita concreta.

Una fede che si declina in una realtà ben precisa quella familiare, in un luogo concreto – una casa dalla porte aperte–, nella quotidiana fatica e meraviglia, del vivere e condividere. «Per lo più – prosegue mons. Bressan – si tratta di esperienze semplici e nel contempo geniali, in grado di mostrare che non è poi così complicato e astratto riuscire a dare di nuovo un’impronta missionaria alle nostre esperienze ecclesiali e alle nostre azioni pastorali». Ma forse il dato più bello di queste famiglie, che Gerolamo Fazzini definisce «missionarie a km zero», è che non nascono a tavolino. Non sono l’ultimo ritovato per evangelizzare anche i cosiddetti «lontani», e nemmeno realtà nate in risposta alla «Chiesa in uscita», desiderata e sognata da papa Francesco. Ma altrettanti doni che hanno bussato alle porte della chiesa ambrosiana, in un momento in cui le tradizionali forme e azioni per comunicare e tramandare la fede, attraversano un momento di affanno. Dentro case straripanti di vita, dove ad incontrarsi non sono solo persone, ma anche ceti sociali, abitudini e nazionalità diverse, si sperimenta cosa significa vivere la fede là dove ci si trova e con chi ci sta accanto. Mix a volte strani, imprevisti e imprevedibili, capaci però di far nascere «catene di fascino» che contagiano. Gerolamo Fazzini, uomo di scrittura e di missione, ha visitato queste costellazioni che hanno ridato vita a casolari abbandonati, case parrocchiali disabitate o riconvertito proprietà di famiglia, per lo più, ma non solo, nella vasta diocesi di Milano. Nel volume «Famiglie missionarie a km 0» ha raccolto le esperienze e le voci di chi, ad un certo punto della sua vita e della suo cammino di fede, ha deciso di voler procedere in direzione «ostinata e contraria» rispetto ad una società e ad una cultura impregnata di individualismo e caratterizzata da un generalizzato senso di insicurezza e chiusura. Ma chi sono queste famiglie che hanno fatto dell’abitare, una forma di annuncio ? Come vivono e declinano al quotidiano, la propria fede? Fazzini ne ha raccontate una decina. Con loro si è seduto intorno al tavolo, ha condiviso per un pomeriggio o una sera il pane e la fatica, la zuppa e la gioia, scoprendo una biodiversità ecclesiale «davvero sorprendente e straordinaria» capace di ri-generare con audacia e creatività, spazi, relazioni e la fede stessa.

Corinne Zaugg

3 Novembre 2019 | 07:23
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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