Lourdes, scuola di carità oltre l'accesso al Santuario

Lourdes è nel cuore di tanti ticinesi che da generazioni vi si recano in pellegrinaggio. In questa località francese, l’11 febbraio 1858 una ragazza del luogo, Bernadette Soubirous (1844- 1879) assistette alla prima di 13 apparizioni mariane, riconosciute in seguito dalla Chiesa. Lourdes da allora è meta di fede, volontariato, sofferenza e grazia spirituale, non tanto e solo per i miracoli (una settantina quelli riconosciuti ufficialmente, mentre migliaia sono le grazie private ricevute), ma per la spiritualità e la carità che vi si incontrano. Proprio in questi giorni un gruppo della Diocesi di Lugano avrebbe dovuto recarsi in pellegrinaggio al Santuario, ma la pandemia e le difficoltà organizzative ad essa collegate, lo hanno impedito. La situazione complicata lascia nell’incertezza anche il pellegrinaggio della Svizzera italiana previsto dal 16 al 20 agosto 2021. I responsabili, sempre che le condizioni lo permettano, intendono comunque recarsi in agosto a Lourdes ma solo con i pellegrini che non necessitano di assistenza, prevedendo il viaggio in aereo e in bus. Delle ragioni di questa scelta parlano il vescovo Lazzeri e don Massimo Braguglia, direttore dell’Opera diocesana pellegrinaggi. Lourdes però è una storia di amicizia e fede che ha in sé la forza di continuare nella ferialità. «La vicinanza è nemica dell’invadenza e dell’indiscrezione; è amica – anzi figlia – invece, della gentilezza e della delicatezza». Gianfranco Plebani, volontario a Lourdes e presidente cantonale delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli, un sodalizio cattolico che si occupa di aiuto ai poveri sul territorio ticinese, non si tira indietro, neanche quando, nel suo tempo libero, a chiamarlo è un’anziana sola – e gli è già capitato – che gli chiede di passare da casa sua per appendere semplicemente una scarpiera o un quadro al muro. Per lui, sono anche queste le forme di «vicinanza». Dietro il bisogno concreto di ricevere una borsa della spesa – come quelle consegnate a diverse famiglie ogni giorno dalle San Vincenzo – Gianfranco sa che spesso si cela anche dell’altro: «Necessità psicologiche, forse anche spirituali. In questo caso, evangelizzare non è altro che farsi prossimi, in Ticino come a Lourdes». Proprio di questa vicinanza «provvidenziale » ci racconta anche una signora di Solduno che da anni va a Lourdes come ammalata. Raggiunta al telefono, si sente nella sua voce la gioia di poter parlare di Lourdes. Per lei questa esperienza è simbolo della sua quotidianità: «Vedo, nelle persone che mi sono a fianco, quella stessa capacità di servizio e di aiuto che Lourdes e Bernardette mi hanno fatto amare e apprezzare. Se vado avanti, è per fede. Attingo a questa fede come attingerei all’acqua benedetta di Lourdes, se potessi tornarci: è un «bagno» di continua rigenerazione». La ticinese Maria Chiara Moskopf, da anni volontaria, vive soprattutto in famiglia, lo spirito di carità incontrato a Lourdes: «Per me è un «atto di servizio» anche prendermi cura di mio marito», ci dice. «Lourdes, però, mi ha insegnato la dimensione profonda di questo servire: farlo con gioia». Nell’impossibilità quest’anno di andare a Lourdes, le tiene compagnia un libro: «Mi è capitato tra le mani il romanzo Das Lied von Bernardette [ndr. La canzone di Bernardette]: è la storia, romanzata, delle apparizioni e dei primissimi pellegrinaggi alla grotta. Allora come oggi, c’era moltissima commozione». Per la signora è chiaro: se quest’anno l’accesso a Lourdes è più difficile e ci sarà chi non potrà andare, «sarà anche perché si affaccino nella nostra esistenza quei valori spirituali di cui ci dobbiamo nutrire seguendo Bernardette, ad esempio la vicinanza quotidiana alla Madonna».

Laura Quadri

Dal 29 marzo: iscrizioni solo per i pellegrini

I responsabili hanno deciso di mantenere il pellegrinaggio (dal 16 al 20 agosto) per i pellegrini che non necessitano di assistenza, prevedendo il viaggio in aereo e in bus (ci si potrà iscrivere a partire dal 29 marzo contattando il segretariato dell’Opera Diocesana Pellegrinaggi allo 091 922 02 68 oppure inviando una email a: odplugano@ catt.ch).

Sul Santuario di Lourdes leggi anche l’approfondimento di cath.ch

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/lourdes-scuola-di-carita-oltre-laccesso-al-santuario/