Novità nella Chiesa cattolica ticinese: in Cattedrale in 55, soprattutto laici, hanno ricevuto il mandato di ministri straordinari dell'Eucaristia

Nel tardo pomeriggio di domenica 8 dicembre in cattedrale a Lugano, durante la preghiera dei Vespri  nell’orizzonte di speranza e di attesa dell’Avvento, il Vicario generale, mons. Nicola Zanini, ha conferito ufficialmente il Mandato di Ministro straordinario della Comunione a 55 aspiranti (48 laici e 7 religiose, di cui 29 donne e 19 uomini), così distribuiti nei 6 Vicariati della Diocesi: Luganese 11, Malcantone e Vedeggio 6, Mendrisiotto 10, Locarnese 11, Bellinzonese 7, Tre Valli 10.

Questi 55 aspiranti, proposti dai rispettivi Parroci o comunque favorevolmente preavvisati dagli stessi, hanno seguito negli scorsi mesi di ottobre e novembre un apposito corso di preparazione strutturato su cinque incontri, con i seguenti temi  e relatori: Sacra Scrittura (don Davide Bergamasco); Cristologia (don Nathan Fedier); Liturgia (don Nicola Zanini); Teologia spirituale (don Stefano Bisogni); teologia pastorale (don Emanuele Di Marco). I cinque incontri  sono stati proposti in date diverse a Biasca (Casa San Giuseppe), Lugano (Parrocchia San Nicolao), Tenero (Opera San Giovanni Bosco) per favorire gli aspiranti, che potevano scegliere il luogo con riferimento alla rispettiva residenza e le date relativamente ai loro impegni.

Va precisato che tutte le parrocchie citate hanno messo gratuitamente a disposizione gli spazi, mentre l’intero lavoro organizzativo e di coordinamento era garantito da don Sergio Carettoni e don Stefano Bisogni. Qui uno scorso approfondimento del nostro sito.

Il mandato è triennale

Il Mandato ricevuto verrà rinnovato ogni tre anni ed è prevista  una formazione continua  attraverso corsi di aggiornamento nei rispettivi Vicariati, che saranno pure occasione di incontro, dialogo, scambio di esperienze.

Il loro servizio, sempre secondo indicazioni, richieste e proposte dei Parroci, avrà al centro il Mistero Eucaristico. Distribuiranno infatti il Pane consacrato durante la Santa Messa e lo porteranno a chi per età o malattia non può raggiungere la chiesa; esporranno il Santissimo e ne animeranno la preghiera di adorazione; recheranno il Viatico ai moribondi.

Per la nostra Diocesi si tratta di una preziosa novità con la quale si intende favorire  una  costante presenza nel territorio, assicurare un valido aiuto ai presbiteri, come pure rendere pastoralmente operanti le reti pastorali, non tanto da cogliere come «una struttura nuova, ma un modo nuovo di vivere la Chiesa di sempre, però oltre i confini  e i ruoli tradizionali», come scrive l’apposita Commissione che ha studiato la proposta di queste «reti», nella consapevolezza che occorre  «approfondire le relazioni e la corresponsabilità in e tra le comunità cristiane, per non essere più soli».

Nella sua omelia Mons. Nicola Zanini ha espresso ai 55 aspiranti «l’augurio di essere testimoni della gioia» che il Signore porta ai nostri cuori e «di essere affabili con il prossimo».

Ha sottolineato che i documenti della Chiesa, parlando di questo ministero, «insistono abbondantemente sulla preparazione, non tanto pratica, ma spirituale, esperienziale con il Mistero Eucaristico». Per questo ha chiesto loro di «abitare il Mistero per poi donarlo agli altri, soprattutto ai malati, agli anziani e ai sofferenti». Ne è conseguito un chiaro invito: «Non recate il Sacramento della gioia con un fare compunto, pietistico, sdolcinato, con la testa contorta. Siate  ministri anche della gioia e dell’affabilità, ministri della vicinanza del Signore». Infatti «la nostra Chiesa che è  a Lugano ha bisogno di cristiani quotidiani, artigiani dell’affabilità come atteggiamento di cordialità, benevolenza, generosità, attenzione, accoglienza e fedeltà».

Chiamati per nome i 55 aspiranti hanno risposto con un «eccomi» forte e chiaro, quale sintesi della loro gioia e della loro fermezza per il servizio che stavano assumendo. Interrogati sulla loro volontà di accogliere tale impegno hanno espresso  un  «sì lo voglio», che veniva dal cuore, quale segno di apertura sincera alla chiamata del Signore.

L’assemblea ha quindi pregato, invocando la benedizione del Signore sul loro servizio nella Chiesa e perché vivano con fedeltà, come sottolineato da don Zanini, il comandamento dell’amore lasciato dal Signore ai suoi discepoli: «amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi».

Il loro mandato è divenuto così «ufficiale», con la consegna del rispettivo documento. Lo stesso sarà pure inviato ai Ministri straordinari dell’Eucaristia (oltre un centinaio in Diocesi) che già avevano ricevuto il rispettivo decreto vescovile in passato lungo gli anni.

Prima della benedizione finale don Sergio Carettoni, in qualità di Delegato vescovile per il Diaconato permanente e per i Ministeri Laicali, ha espresso sincera meraviglia per tanta generosità. Con riferimento alla diversa provenienza dei nuovi Ministri straordinari della Comunione ha sottolineato il coinvolgimento delle rispettive Comunità e della stessa realtà diocesana, i cui fedeli, ha precisato,  «saranno da voi raggiunti durante le celebrazioni e nelle loro case». Ha espresso gratitudine al Vescovo e ai suoi collaboratori per aver dato «luce verde» a questa strada e a coloro che, con impegno  e dedizione, hanno accompagnato, con l’esempio e la parola,  gli aspiranti  nel loro cammino di preparazione. Ha ringraziato i Parroci per la loro presenza e perché seguiranno questi Ministri straordinari nelle loro comunità e nelle rispettive reti pastorali, sottolineando che «il dono dell’Eucaristia e il dono più grande del Signore».

Don Nicola Zanini ha infine espresso l’augurio e la gratitudine del Vescovo, invocando su tutti la benedizione del Signore.

Gianni Ballabio

Chiesa cattolica svizzera

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