Chi ha paura di Jorge Mario Bergoglio?

Ciò che è accaduto nelle ultime ore non si registra per la prima volta. Era già accaduto in altri momenti del magistero di Papa Francesco. Ieri però è stato molto evidente, quasi clamoroso. Delle accorate parole del Santo Padre sulla situazione siriana nel dopo-Angelus, in particolare sul terribile e «inaccettabile» assedio della popolazione civile di Aleppo (almeno 300mila civili intrappolati dalla fame, la violenza e la sete), la stampa web ha dato ampia informazione, sottolineando soprattutto – spesso nei titoli – le sofferenze dei bambini e delle persone inermi.
Dal punto di vista giornalistico appare però curioso che buona parte della stampa, in particolare in inglese, si sia fatta «sfuggire» quella che forse è l’affermazione del tutto nuova e fortissima del Papa: popolazioni innocenti che pagano «il prezzo del conflitto, il prezzo della chiusura di cuore e della mancanza della volontà di pace dei potenti.«
E’ vero che la frase del Santo Padre si trova nel corpo dei testi e non viene mai nascosta, ma è anche vero che in molti l’hanno declassata evitando con una certa cura redazionale di farla apparire come il nocciolo del pensiero del Pontefice.
Gli appelli di Francesco riguardo il dramma della Siria e dell’intera regione sono numerosi. Ieri ha ribadito cose già dette e naturalmente ha fatto bene perché la realtà è quella da lui descritta. Una frase però così forte, vera e coraggiosa, scomoda, come quella sui «potenti», al punto di essere un atto di accusa non comune nel magistero di un Papa, non è facile trovarla tutti i giorni nelle allocuzioni di Papa Francesco.
Ieri una parte della stampa però ha voluto disinnescare questo pensiero di Francesco. Perché?
Chi ha paura di Jorge Mario Bergoglio?

(Il SismografoLuis Badilla – ©copyright)

Chiesa cattolica svizzera

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