Le parole di Papa Francesco ai rifugiati in un libro

Servire, accompagnare, difendere. Sono queste le tre finalità del Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati che dal 1981 si occupa di accoglienza ai migranti e che in un anno risponde all’esigenza di circa 20 mila persone, la metà delle quali nella città di Roma. Nel decennio di Pontificato appena celebrato, Papa Francesco,  ha spesso sottolineato l’impegno a vivere in concreto queste tre parole, in quanto rivolte «a persone spogliate di ogni potere, di ogni sicurezza, spesso di ogni rapporto famigliare o semplicemente umano, in una parola: di ogni dignità».

Lo ricorda padre Arturo Sosa, Superiore generale dei Gesuiti, nell’introduzione al piccolo libro «Una nuova rotta di umanità. Papa Francesco ai rifugiati», che raccoglie le parole che il Pontefice ha rivolto agli operatori e agli ospiti del Centro Astalli, fin dalla sua visita il 10 settembre 2013.  Padre Sosa ringrazia il Papa «per l’attenzione costantemente espressa a sostengo dei rifugiati». «Non sono una calamità naturale», scrive, ribadendo come Francesco sia «quasi l’unico» a denunciare alcune delle cause delle migrazioni, come il colonialismo economico o il commercio di armi.

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Chiesa cattolica svizzera

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