Il clan rover della sezione scout Tre Pini di Massagno in Terra Santa. Le foto

La Terrasanta è santa perché lì è nato Gesù, ha vissuto per una trentina d’anni nella famiglia di suo padre Giuseppe falegname, ha creato un gruppo di discepoli e con loro l’ha percorsa in lungo e in largo annunciando la venuta del Salvatore. Per la nostra salvezza è salito fin sul Calvario accettando la morte in unione con Dio suo padre e lo Spirito Santo consolatore.

Per capire questo immenso mistero della salvezza non c’è modo migliore che recarsi laggiù e percorrere le strade dove Gesù ha camminato e predicato. Il clan rover della sezione scout Tre Pini di Massagno, assieme ai capi delle branche, ha organizzato un primo pellegrinaggio a Gerusalemme nel 2012 e un secondo nel 2015 con una visita anche in Giordania, sostando sulle due rive opposte del Giordano dove Gesù è stato battezzato da Giovanni Battista. Nel 2018, in occasione del terzo pellegrinaggio, la scelta è stata di viverlo in stile più scout con una Route a piedi. Partenza da En Gedi dove Davide si era rifugiato in una grotta per sfuggire al re Saul, salita sull’altipiano desertico che domina il Mar Morto, discesa a Qumran, il Giordano, Gerico e salita lungo il wadi che conduce a Gerusalemme.

Sezione Scout Tre Pini di Massagno in Terra Santa

Il ritmo triennale dei pellegrinaggi viene interrotto nel 2021 dalla pandemia, ma si riparte nel 2022 per una nuova Route, questa volta in Galilea dove Gesù ha iniziato a predicare attorniato dagli apostoli. Una parte delle giornate sarà occupata dagli spostamenti a piedi, un vero e proprio pellegrinaggio, una Route nello stile abituale dello scoutismo. Al cammino, che già da solo dai piedi fa entrare il Vangelo fino al cuore, affianchiamo ogni giorno una o due lunghe riflessioni bibliche scelte a partire dai luoghi calpestati. Lo stile è molto condiviso e percorre il testo a partire dalle suggestioni di tutti e ciascuno, la guida ascolta, commenta, coglie e accompagna il percorso tra i versetti dei singoli brani. Partiamo da Nazareth per salire sul Tabor, una prima tappa impegnativa di 25 km con un dislivello di quasi 500 metri. Impegnativo come il cammino anche il brano della Trasfigurazione.

Sezione Scout Tre Pini di Massagno in Terra Santa

Seconda tappa di 22 km: Tiberiade, piana di Gennezaret e discesa a Karei Deishe sulle rive del Lago di Galilea. Città, pascoli, boschi, lago li attraversiamo, zaino in spalla con cibo e acqua, sotto il sole che martella con poca pietà. Ha aperto la giornata il desiderio di Gesù di staccarsi dalla città, ritirarsi in disparte e poi raggiungere altre città.

Terza tappa dedicata alle visite: Tabga, la moltiplicazione de pani e dei pesci e la chiesa del primato di Pietro, Cafarnao, Monte delle Beatitudini. Sono esse ad occupare la riflessione di oggi obbbligandoci a soffermarci su quelle scomode, su quelle difficili, dando voce e volti a quelle parole strane di Gesù. 

Sezione Scout Tre Pini di Massagno in Terra Santa

Quarto giorno visita, parte con il bus,  degli scavi archeologici del nuovo sito riconosciuto come Betsaida, la riserva naturale di Gamla con le rovine della città distrutta dai romani durante la prima guerra giudaica e infine Gerasa città della Decapoli. Qui è l’indemoniato «legione» fuggito nei porci ad attirare la nostra attenzione. Anche la fede non perfetta, iniziale, seminata è degna di essere apostola del Vangelo.

Sezione Scout Tre Pini di Massagno in Terra Santa

Quinta tappa a piedi, ancora una ventina di chilometri per salire sul monte Susita dove si trovano i resti di un’altra città della Decapoli, Hippos distrutta da un terremoto. Poi andremo a Gerusalmme, noi in bus, ma questo non ci impedisce di portare la nostra attenzione su chi scendendo verso Gerico incappa nei briganti e con lui impariamo a farci prossimi. Per completare il chilometraggio della Route, oltre 100 km, due giorni impegnativi a Gerusalemme per celebrare la Pasqua visitando i luoghi che ricordano la passione del Signore.

Sandro Bottani

Chiesa cattolica svizzera

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