di Cristina Vonzun
Cari amici, vi svelo un segreto: amo pregare nelle chiese evangeliche. Mi capita soprattutto quando sono in Engadina, terra dove mi ritrovo spesso per ragioni sportive, sia in inverno, sia in estate. L’Engadina è una terra riformata, dove certamente non mancano le chiese cattoliche ma più spesso incroci chiese evangeliche. Sarà che i miei avi paterni arrivano da lì e che nel DNA della mia famiglia ho anche una tradizione di secoli di Riforma, ragioni che mi motivano ad entrare in queste chiese dove campeggia assoluta la presenza della Parola e stare lì, in silenzio, a pregare. Proprio l’altro giorno ero a Sils Maria (foto). Il silenzio, il raccoglimento, l’essenzialità della Parola messa al centro della chiesa, tutto questo è qualcosa di molto prezioso che la Riforma offre anche a noi cattolici, chiedendoci così di essere meno distratti davanti alla Scrittura, più attenti a formarci e a lasciarci interpellare dal Salmo, dal Vangelo o dal brano dell’Antico Testamento che incontriamo. Penso anche che questo entrare in una chiesa evangelica e sostare in preghiera, lasciando che sia la Parola a parlare, sia una forma di ecumenismo alla portata di tutti.
Chiesa cattolica svizzera