«Ruminatio sinodale»: Incanto oltre ogni disincanto

Non sono poche, o meglio, sono davvero tante, molte, per alcune persone tantissime le occasioni per sgranare gli occhi lungo il viaggio della propria vita. Là dove si impara per la prima volta qualcosa che non si era ancora udito e visto qualcosa che neppure ci si sarebbe mai immaginati di scoprire. Preziosa nella propria storia personale è la bellezza di tutto quello che ci circonda, di tutto ciò che ci prende per mano e ci condu-ce oltre i limiti del tempo e dello spazio, oltre i nostri orizzonti di mente e di cuore.

Ma lo stupore più bello è quando ritroviamo dentro il gruppo dei nostri compagni di viaggio persone capaci di risvegliare in noi l’attenzione e il gusto per le cose belle della vita. Sono i cercatori di bellezza i compagni di viaggio più importanti; gli unici capaci a risvegliare e a mantenere attenti e attivi in noi i nostri cinque sensi naturali e spirituali; gli unici a non permetterci di fermarci, di vivere di illusioni o di incrociate tristezze, di ripiegarci su noi stessi fino a smarrirci dentro il groviglio delle delusioni, troppo sorelle delle nostre ferite. Nonostante tutto, nonostante gli inevitabili ostacoli che ritroviamo ad ogni passo, oltre il nostro disincanto, non siamo mai soli di fronte alla bellezza.

Ad ognuno il suo viaggio nella vita, certo, a tutto il dono dello stupore e dell’incanto.

don Sergio Carettoni

Chiesa cattolica svizzera

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