Sinodo: il desiderio di ascolto, la voglia di camminare insieme

In occasione della consultazione sinodale sono tanti i centri di ascolto già attivati in passato in occasione di momenti particolari dell’anno liturgico, quali la Quaresima e l’Avvento, che si sono ritrovati e hanno intrapreso un breve cammino di qualche incontro: diversi di essi sono guidati da alcune famiglie della parrocchia di Besso, ma ce ne sono anche nella parrocchia del Cristo Risorto, al Sacro Cuore, a Muzzano e nel Locarnese. Oltre a queste realtà, nella parrocchia di Besso si sono ritrovati anche il gruppo anziani, il «gruppo della domenica mattina» e il gruppo dei genitori dei bambini della catechesi. A presentarci queste belle realtà e a riassumerci le riflessioni emerse dagli incontri è don Marco Dania, parroco di Besso, che all’inizio della consultazione sinodale in Diocesi ha distribuito il materiale nei vari gruppi lasciando poi completa libertà e autonomia: «Quello che colpisce di più dalle consultazioni – racconta – sono le riflessioni riguardanti il tema sinodale dei compagni di viaggio che condividono la stessa fede: spesso si vivono le stesse celebrazioni, le stesse esperienze, ma difficilmente si vivono momenti di scambio fertili e profondi. Nelle relazioni – continua don Marco – è emerso anche il desiderio di camminare insieme a livello intergenerazionale, tra famiglie e giovani ma anche con i sacerdoti».

La ferita della solitudine

Tra le tematiche proposte, quelle affrontate maggiormente nei vari gruppi sono state sicuramente le prime: «La traccia sull’ascolto e sul prendere la parola è stata molto sentita: anche se oggi sembra che non ci sia più tempo per nulla, in realtà le persone avvertono il bisogno di essere ascoltate. Legato a ciò è emersa in modo abbastanza chiaro la ferita della solitudine, non solo tra le persone sole ma anche tra chi sta in mezzo alla gente e fatica a stabilire delle relazioni di ascolto e di dialogo profondo».

I partecipanti nei vari gruppi hanno anche sottolineato la difficoltà nel «prendere parola», sia in ambito famigliare, ma anche nella società: «Spesso è difficile far sentire la propria voce di cristiano nella società sulle questioni di ordine sociale o semplicemnte per dare la propria testimonianza di fede là dove è necessario. C’è bisogno di dialogare con tutti e sempre di più si sente il desiderio di una «Chiesa in uscita» come sogna papa Francesco».

Celebrare, oltre la liturgia

Un altro punto di riflessione ha riguardato la celebrazione che, come afferma don Marco, «deve essere il più possibile festosa, attraverso la dimensione del canto e la partecipazione di tutti, ma al tempo stesso è bene che abbia una dimensione mistica, con il silenzio e il raccoglimento come elementi forti. Tuttavia il celebrare non deve essere riservato solamente alla liturgia, è bene invece che venga esteso alla vita in quanto tale, con il desiderio di riscoprire la bellezza di ritrovarsi per celebrarla nei suoi momenti più significativi». Al termine dei lavori dei singoli gruppi è stato redatto un rapporto di sintesi; in questa occasione è emerso in particolare il bisogno di spazi di ascolto per raccontare qualcosa di sé e per condividere esperienze di vita. «In questo modo, sarà possibile entrare in relazione e crescere nel rapporto umano e nella capacità di camminare insieme che è poi il senso del Sinodo.

Domenica pomeriggio – continua don Marco – ci siamo ritrovati per mettere a fuoco i momenti più significativi del cammino parrocchiale e per stilare un calendario di comunità, decidendo insieme le cose importanti da fare e da seguire, in spirito sinodale».

La parola ai laici

In conclusione, per i centri di ascolto questa fase sinodale si è rivelata estremamente positiva soprattutto perché «i laici hanno preso la parola sentendosi davvero protagonisti e hanno capito che questa è davvero un’occasione per iniziare a camminare insieme. Ora c’è il desiderio di continuare a farlo. Spesso la fede si vive in modo individualistico, invece ora si è compreso il bisogno di un’esperienza comunitaria».

Silvia Guggiari

Chiesa cattolica svizzera

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