«Un pasto per dire che Dio ti guarda»

Le comunità missionarie Shalom di Bioggio e di Antsiranana, in Madagascar, hanno stretto una particolare amicizia. «La Svizzera è una nazione conosciuta per la sua ricchezza al contrario del Madagascar, dove si lotta ogni giorno per affrontare la grande sfida rappresentata dalla povertà.

Cercando di rispondere alla chiamata del Signore e anche della chiesa, abbiamo pensato di creare un ponte fra queste due realtà così diverse tra loro», ci spiega Rafaela Ferreira, della comunità Shalom di Bioggio e studente alla Facoltà di teologia di Lugano. Oltre al desiderio di annunciare il Cristo Risorto passato per la croce e portare un messaggio di pace – shalom, appunto – a tutti coloro che hanno il desiderio di fare un’esperienza personale con Gesù, come è nel loro carisma, c’è uno spirito di unione che caratterizza le varie comunità Shalom. Ci si aiuta a vicenda. «Quando la comunità Shalom ha iniziato ad operare in Madagascar, ha sentito la necessità di portare avanti azioni di evangelizzazione diverse che toccano la promozione umana, per ridare dignità alle persone che vivono in situazioni sociali difficili, nella povertà, materiale, ma spesso anche spirituale ». Le iniziative si rivolgevano in particolare ai bambini e alle famiglie, ma sono stati portati avanti anche gruppi di preghiera nelle carceri.

A causa della mancanza di risorse finanziarie e dell’arrivo della pandemia di coronavirus, la comunità missionaria Shalom si è vista costretta a sospendere parte delle attività. Ci si è concentrati sul progetto «Giuseppe d’Egitto» rivolto ai bambini, sostenuti nell’attività del dopo scuola, nell’aiuto nell’imparare a leggere e scrivere, nell’assicurare loro un pasto al giorno. «Per molti di questi bambini il pasto consumato nella casa delle nostre consorelle e dei nostri confratelli è l’unico della giornata», ci confida Rafaela Ferreira. «Offrire è anche un modo per dire ›Dio ti guarda’».

L’attività di raccolta fondi promossa in Svizzera è destinata innanzitutto a sostenere questo progetto rivolto ai bambini. «I nostri tre missionari presenti al momento sul posto accolgono al giorno anche fino a 150 bambini. Per cui per il momento non possono fare di più. In seguito, c’è la speranza di poter riattivare anche le altre iniziative sospese», ci dice Rafaela Ferreira.

Lo scorso novembre, per la giornata mondiale dei poveri, la comunità Shalom di Bioggio ha organizzato un evento per la raccolta fondi. In questa occasione, ci racconta Rafaela Ferreira, «insieme ai giovani e alle famiglie, abbiamo vissuto un bel momento di comunione, avvolti in quel mistero di unità che ci faceva sentire vicino la realtà del Madagascar, nonostante fosse fisicamente lontana, e più se ne parlava più si diffondeva tra noi questa sensazione che i poveri fossero lì vicini». Il desiderio di amare ed essere amati – evidenzia – si realizza stando vicino sia a coloro che necessitano del cibo materiale, che di un semplice gesto d’affetto.

È possibile sostenere l’iniziativa con un contributo a Comunità Shalom, IBAN: CH83 8080 8001 5446 4300 3, Causale: «Diventiamo amici dei poveri».

Chiesa cattolica svizzera

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