Sacerdote del Luganese sotto inchiesta

È stato aperto un procedimento penale a carico di un presbitero della diocesi di Lugano accusato di reati finanziari. Ne dà notizia la Curia di Lugano, il Ministero pubblico e la polizia cantonale, precisando che gli accertamenti riguardano in particolare una serie di presunti reati finanziari ai danni di alcuni congiunti, di una parrocchia e di una fondazione. Le ipotesi di reato sono quelle di truffa, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. Il sacerdote si è presentato spontaneamente al Ministero pubblico venerdì 19 novembre e, al termine dei verbali di interrogatorio, è stato disposto il suo arresto. Successivamente è stata anche fermata un’altra persona il cui coinvolgimento nei fatti è oggetto di verifiche. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Daniele Galliano.

Nell’attesa di vedere definiti tutti gli aspetti di questa vicenda, che sorprende e addolora, la Curia vescovile, in un comunicato del 22 novembre, garantisce piena collaborazione agli inquirenti. Data la delicatezza della fattispecie e per rispetto di tutte le persone coinvolte, la Curia fa sapere che non verranno rilasciate ulteriori dichiarazioni e per qualsiasi richiesta rimanda al Ministero pubblico.

La fondazione citata ha da parte sua diffuso un comunicato, nel quale si precisa che «il danno causato alla fondazione è minimo e non ne preclude l’attività».

Il 23 novembre il Giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato la carcerazione del presbitero e dell’altro persona coinvolta. Sono indagati a vario titolo per le ipotesi di reato di truffa, appropriazione indebita e riciclaggio.

Chiesa cattolica svizzera

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