Lo scorso 25 settembre 2021 Giuseppe Filippini è stato confermato alla testa dell’Ospitalità Diocesana ticinese. Al nuovo presidente abbiamo chiesto di parlarci di questo nuovo incarico e del futuro dell’Ospitalità diocesana.
Vorrei essere un presidente/coordinatore che favorisca la condivisione delle scelte che dovranno essere effettuate. E sicuramente almeno all’inizio sarò un Presidente-apprendista che, malgrado gli oltre 30 pellegrinaggi a Lourdes come brancardier, ha ancora molto da conoscere e da imparare. Avrò anche il piacere di collaborare con tutte le altre realtà del pellegrinaggio come ad esempio l’Opera Diocesana Pellegrinaggi e gli Scouts. Il pellegrinaggio a Lourdes, per la sua storia e per la capacità di coinvolgere diverse realtà, è il pellegrinaggio diocesano per eccellenza per cui dobbiamo lavorare uniti affinché tutti abbiano la possibilità di sentirsi accolti e accompagnati in questa eccezionale esperienza di fede e di servizio.
Io credo che Ivo prima di tutto ci lascia senza dubbio un esempio di grande impegno e dedizione verso l’Ospitalità e gli ammalati. Di questo impegno oggi ne possiamo beneficiare tutti. Pensiamo a quando 4 anni orsono si è optato per il pellegrinaggio in torpedone e non più con il treno; un cambiamento radicale con tanti aspetti nuovi da gestire e da organizzare. Ecco in questo senso oggi possiamo anche vivere un po’ di rendita grazie all’attività svolta da Ivo coadiuvato dal Comitato.
A mio modo di vedere, una sfida importante non solo per l’Ospitalità ma per tutto il pellegrinaggio è quella di affezionare i pellegrini al nuovo mezzo di trasporto. Alcune persone ricordano con nostalgia il viaggio in treno con tutto ciò che ne conseguiva e c’è forse ancora scetticismo circa il pellegrinaggio in torpedone dimenticando che è molto più confortevole. Inoltre, sicuramente come Ospitalità dobbiamo fare uno sforzo per farci maggiormente conoscere affinché la proposta di servizio che si concretizza prioritariamente a Lourdes possa affascinare sempre più persone e in particolare i giovani.
Purtroppo non tutto è superato e giornalmente assistiamo a una quantità di informazioni che a volte è pure difficile da decifrare. La situazione sanitaria è tutt’ora incerta e da parte nostra abbiamo iniziato a fare le necessarie valutazioni senza però essere ancora giunti a una decisione. La stessa dovrà basarsi su valutazioni sanitarie nel rispetto dei protocolli in vigore a Lourdes, in particolare negli Accueils e per quanto riguarda il viaggio in torpedone
Teniamo regolarmente degli appuntamenti di preparazione/formazione e anche ricreativi. Quello che mi piace sottolineare è che nella maggior parte dei casi i nostri membri sono attivi non solo nell’Ospitalità ma anche in altri ambiti di volontariato, in case anziani, in ambito parrocchiale o in enti pubblici. Ognuno secondo le sue sensibilità e possibilità cerca di portare lo spirito di Lourdes in Ticino dove è senz’altro più difficile viverlo coerentemente essendo assorbiti dalla quotidianità e distratti dalle tante cose da fare.
Indipendentemente se ci recheremo a Lourdes o no, approfittando delle maglie che si sono un po’ allargate, abbiamo deciso di proporre i nostri tradizionali appuntamenti per mantenere il legame tra di noi e essere pronti per quando sarà possibile riprendere il cammino verso la città Mariana.
Chiesa cattolica svizzera