Liechtenstein: il vescovo Haas ha scelto di non avviare il processo sinodale

Mentre Papa Francesco ha aperto ufficialmente a Roma il Sinodo sulla sinodalità con una messa solenne nella Basilica di San Pietro il 10 ottobre 2021, il processo sinodale in Svizzera e nel mondo è iniziato il 17 ottobre. Tuttavia, l’arcivescovo Wolfgang Haas dal suo soglio episcopale a Vaduz ha fatto saper di non voler partecipare a questo processo. Una decisione che ha provocato forti critiche nel Liechtenstein.
L’apertura della fase diocesana di questo Sinodo sulla sinodalità sfocerà in una sintesi che le Conferenze episcopali devono trasmettere per l’aprile 2022 a Roma e che serve come base per una successiva discussione a livello continentale e poi al Sinodo dei Vescovi nell’ottobre 2023.

Rischio di deriva ideologica?

L’arcivescovo di Vaduz ha un altro punto di vista. Sul sito web dell’Arcidiocesi del Liechtenstein, l’arcivescovo Haas ha affermato di non ritenere utile per una arcidiocesi piccola come Vaduz «portare avanti una procedura così complessa e talvolta anche complicata, che alle nostre latitudini corre il rischio di diventare ideologica».

Mons. Haas ritiene che relazioni strette nelle parrocchie permettono un rapido e facile contatto reciproco tra pastori e laici, «così che uno scambio intellettuale e spirituale è stato ed è ancora possibile».

Niente «grandi discussioni» e «lunghi dibattiti»

Secondo mons. Haas, tutti coloro che lo desiderano possono dialogare tra loro, ascoltarsi e avere una comunicazione personale su suggerimenti, desideri e idee nella vita quotidiana della Chiesa. In tal senso il vescovo Haas cita il «Vademecum per il sinodo sulla sinodalità», il manuale ufficiale per gestire il processo sinodale nelle Chiese locali. Haas nota che il compito principale del vescovo è ascoltare, ma non «grandi discussioni e lunghi dibattiti».

Malumore in Diocesi

Evidentemente questa comunicazione del vescovo di Vaduz ha suscitato malumore tra diversi gremi di fedeli. «Che il dialogo ecclesiastico funzioni nel nostro piccolo Paese è una pura menzogna», scrive il teologo Günther Boss in un messaggio a kath.ch. In particolare il teologo Boss lamenta poco o scarso dialogo tra clero e fedeli.

(cath.ch/bl/be/adattamento catt.ch)

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/liechtenstein-il-vescovo-haas-ha-scelto-di-non-avviare-il-processo-sinodale/