Il museo di arte sacra, come confermano, Rolando Pancaldi curatore della mostra, e don Massimo Gaia, arciprete, non poteva dimenticare il sacro poeta nel settecentesimo anniversario della sua scomparsa, dedicandogli alcune riflessioni sulla seconda cantica della sua Divina Commedia.
«Secondo Dante (Convivio II, I) le sue scritture si possono intendere per quattro sensi: quello letterale e storico, quello allegorico e poetico, quello morale e sociale, e quello anagogico (spirituale, metafisico, l’uscita dell’anima dal peccato). L’intento della mostra è quello di capire e ripensare il Purgatorio dantesco attraverso le illustrazioni di Amos Nattini (pittore degli spiriti, 1892-1985) soprattutto nel senso anagogico e nell’interpretazione spirituale».
«Dante Alighieri (1265-1321), cristiano, credente, laico, col suo poema sacro è un eroe dell’epica e un grande esegeta medievale. Ci appare come un messaggero della volontà salvifica di Dio o un pellegrino con tanto di grazia, a cui è concesso di salire con tutto il suo corpo fino al Paradiso. Si può anche parlare di una teologia dantesca e la purificazione umana vien vista come la capacità di amare. Se l’Inferno segue l’etica molto razionale di Aristotele, il Purgatorio ci riporta alle beatitudini del discorso della montagna di Cristo».
Il museo si trova in delle Cappelle 6 B Ascona. La mostra, ad ingresso libero, è aperta il giovedì, venerdì e sabato dalle ore 17 alle 18.30. Prenotazioni allo 079 639 46 76 ogni giorno dalle 18 alle 19 (info@parrocchiaascona.ch)
Chiesa cattolica svizzera
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