Dal Libano giunge un appello da parte dell’IRAP, il centro per bambini audiolesi «IRAP» gestito dal Movimento dei focolari. Ecco cosa scrivono:
«Cari amici, il Libano è al centro dell’attualità. Noi avevamo già da diversi mesi delle gravi difficoltà economiche e finanziarie e adesso la situazione si è aggravata. Ciò che è successo a Beirut è apocalittico. Delle case, degli immobili, delle chiese, degli ospedali delle scuole sono senza vetri, senza finestre e questo per buona parte della città. Delle famiglie intere hanno perso la loro casa e ci sono anche così tante persone disperse. A l’IRAP (il centro per bambini audiolesi «IRAP» gestito dal Movimento dei focolari), ospitiamo amici, parenti feriti che non hanno potuto essere curati negli ospedali sovraffollati. Prestiamo soccorso ai nostri aiutandoli a riparare i danni, rifissare porte e finestre, affinché siano di nuovo abitabili. Ci prepariamo ad accogliere altre persone sinistrate nei nostri locali, a cucinare per loro e per dei gruppi di più famiglie sinistrate accolte nelle scuole pubbliche e in altri luoghi. Noi riceviamo dei doni in natura. Ci sono delle belle iniziative sul posto. I libanesi si mobilitano e noi lavoriamo con dei gruppi di volontari formidabili. Noi facciamo appello a voi, perché siamo in grande difficoltà. L’IRAP ci è sempre espresso in questi termini: «I nostri amici sono la nostra forza». Aiutateci in questo momento di angoscia a essere ancora e sempre accanto a ciascuno ripetendo questa frase che ci ha motivato dall’inizio della guerra e ci ha portato ad essere là dove siamo: «E se fosse mio fratello?». Ma si, è mio fratello e farò tutto ciò che potrò per lui. Grazie per aver letto questa lettera e per favore non esitate a riconoscervi come degli «Amici: forza dell’IRAP».«
Chiesa cattolica svizzera