Riapre il Cammino di Santiago: le disposizioni per la sicurezza sul percorso e negli alloggi

Dal 1° luglio riapre il Cammino di Santiago, un’esperienza unica che ogni anno richiama a sé migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte della Terra. In tutta sicurezza riaprono la Cattedrale, l’Ufficio del Pellegrino e tutti gli ostelli. I pellegrini potranno tornare ad intraprendere questa meravigliosa avventura, seppur adattandosi alle misure di sicurezza e di igiene necessarie per combattere la pandemia di Covid-19.

Le migliaia di turisti da tutto il mondo che ogni anno subiscono il fascino del cammino sono spinti da molteplici motivazioni. Spirituali, ma anche culturali, c’è chi vuole sfidare i propri limiti o ha bisogno di ritrovare sé stesso. Oppure semplicemente vuole ammirare la bellezza della Spagna del nord. Qualunque sia la motivazione, percorrere uno dei sentieri più antichi del mondo, famoso sin dal medioevo, regala a tutti ricordi ed emozioni indelebili.

Il Cammino di Santiago è composto da una serie di percorsi, tutti interamente segnalati da una conchiglia, la Concha de Vieira. Questo è il simbolo del cammino, che vi accompagnerà fino al Santuario di Santiago di Compostela, dove si trova la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore.

Le nuove disposizioni

Il Consiglio Giacobeo ha recentemente approvato una serie di raccomandazioni per quanti torneranno a percorrere l’itinerario, uno dei beni culturali più significativi della Spagna, che si prepara all’Anno Santo Giacobeo 2021. Nella «nuova normalità» della guardia sempre alta contro il virus, la condivisione si coniuga solo in termini di emozioni, ma non di spazi o utensili. Per cui sono raccomandati termos per acqua e alimenti personali, posate non monouso da sterilizzare e riutilizzare, a parte il sacco a pelo e un kit igienico con mascherine, idrogel e aerosol disinfettanti. E una penna, per annotare tappe e appunti di viaggio. Fra i consigli: privilegiare il pagamento con applicazioni sul cellulare o carta di credito, senza dimenticare contanti per i donativi agli ostelli di accoglienza. A piedi, in bicicletta, persino a cavallo. Sono le tre modalità con cui il pellegrino può affrontare il Cammino di Santiago. Lungo il percorso (che complessivamente è di 800 chilometri, se si parte dal versante francese dei Pirenei) ci sono ostelli e case di accoglienza dove sostare e fermarsi a mangiare e dormire, anche se quest’anno le norme anti Covid-19 modifica in parte le modalità di accesso.

Ma, soprattutto, consultare prima la disponibilità di posti – all’applicazione Ign – perché non tutti gli albergues saranno aperti e quelli funzionanti lo saranno al 50/75% della capacità. Le nuove regole obbligano i gestori alla pulizia di servizi e spazi comuni almeno 6 volte al giorno.

Ai pellegrini si raccomanda di disinfettare banchi e tavoli delle aree di riposo prima di utilizzarli, e di igienizzare le mani prima di aprire le fontane. Lo zaino va lasciato fuori dai recinti chiusi, evitando il contatto con quelli di altri pellegrini, dopo averlo sanificato con disinfettante e rinchiuso in una borsa di plastica pulita. Anche la bicicletta, per chi sceglie cicloturismo, va lasciata distante dalle altre e disinfettata alla ripresa dell’itinerario, dopo la sosta. Il Cammino non si libera della mascherina e della distanza di sicurezza, obbligatorie anche sui belvedere e, ovviamente, all’interno e all’esterno delle strutture di ospitalità, dove bisognerà evitare di toccare le suppellettili. Importante, inoltre, pianificare i pasti, perché cucine e mense degli ostelli saranno probabilmente chiusi.

E va, infine, ricordato che nelle strutture «non si somministrano cure», per cui in caso di necessità bisognerà recarsi in un centro sanitario «con le massime misure di protezione per te e per chi ti assiste». «Che la stanchezza non ti faccia dimenticare le misure di prevenzione» l’ultima avvertenza, con l’indicazione che, in caso di sintomi come tosse secca, febbre, difficoltà respiratoria, va contattato il numero di emergenza indicato in ogni regione. E con il consiglio di attivare, per sicurezza, l’applicazione Alertcops, per segnalare il proprio itinerario.

In ogni caso, si ricorda che la lista di raccomandazioni non è un protocollo sanitario, bensì una sintesi della Guida per gli Ostelli pubblicata dalla segreteria di Stato per il Turismo. I patronati turistici in Galizia danno il benvenuto da oggi ai «camminanti» sulla via che dal Medio Evo unisce Santiago con l’Europa, anche se resta lontano il record di 350.000 pellegrini di oltre 100 paesi giunti nel 2019.

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/riapre-il-cammino-di-santiago-le-disposizioni-per-la-sicurezza-sul-percorso-e-negli-alloggi/