Como, mons. Cantoni: «Medici e infermieri credenti siano anche ministri di consolazione»

«Vorrei invitare i medici e gli infermieri che credono nel Signore, oltre all’ammirevole cura terapeutica, ad essere per i loro pazienti anche ministri di consolazione». È questo l’appello rivolto dal vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni, durante la celebrazione della terza domenica di Quaresima. Parole pronunciate durante la celebrazione eucaristica «senza concorso di popolo» che si è tenuta nella basilica di S. Abbondio, dove riposano le spoglie del santo patrono della diocesi. Durante l’omelia, il vescovo ha espresso «a nome di tutti ammirazione e gratitudine a quanti si prodigano con tutte le loro forze a servizio dei malati, in famiglia e nei nostri ospedali», ma ha anche chiesto una testimonianza ulteriore al personale sanitario: «In virtù del vostro sacerdozio battesimale – ha detto mons. Cantoni – affidateli al Signore e tracciate sulla loro fronte (dei malati che lo desiderano, ndr) una piccola croce, a nome dell’intera nostra Chiesa. È un impegno che estende un già logorante calendario, ma è un segno di misericordia, che i nostri malati gradiranno, dato che non a tutti i sacerdoti è dato di poterli raggiungere».

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