Condannato il frate cappuccino del Sopraceneri

È stato condannato un paio di giorni fa dal giudice Amos Pagnamenta il frate 44enne, di nazionalità indiana, dell’ordine dei Cappuccini, che viveva alla Madonna del Sasso di Orselina. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di coazione sessuale e atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. La pena complessiva: tre anni di carcere, di cui 12 mesi da espiare e 24 mesi sospesi con la condizionale per un periodo di prova di due anni. Al termine della carcerazione sarà espulso dalla Svizzera per sette anni.

Il giudice ha definito la colpa commessa dal 44enne «media dal profilo oggettivo» ed «estremamente grave dal profilo soggettivo», poiché ha agito con una persona gravemente malata».

Una colpa gravissima – l’ha definita Tuoni – poiché come frate ha abusato della fiducia e della confidenza accordategli da un fedele. Ben sapendo, inoltre, che la donna era affetta da gravi turbe psichiche.

Ordinata anche l’espulsione dalla Svizzera per sette anni. Adesso anche il suo ordine di appartenenza valuterà le conseguenze del processo.

Chiesa cattolica svizzera

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