«Im Fahr»: le storie delle benedettine vincono il premio cattolico svizzero dei media

Un racconto, anzi un libro che ha impressionato la Giuria per la grande gioia di vivere che emana dai racconti delle 17 monache benedettine del monastero svizzero di Fahr che hanno liberamente deciso di raccontarsi e di lasciarsi ritrarre in magnifiche foto in bianco e nero dando vita ad una testimonianza ed insieme ad una narrazione che è anche confessione della loro vita e della vita e della storia di Fahr. Tutto questo è raccolto mediante immagini e parole contenute nel libro «Im Fahr» (uscito per ora solo in tedesco) che martedì 3 dicembre ha ricevuto il premio cattolico 2019 dei media offerto dalla Conferenza dei vescovi svizzeri. La cerimonia di consegna è avvenuta ieri sera a Lugano presso l’hotel De la Paix in un evento organizzato a margine dell’Assemblea ordinaria dei vescovi svizzeri che si svolge nella cittadina ticinese. Presenti e premiati l’autrice del volume Susann Bosshard-Kälin e il fotografo Christoph Hammer.

Alla cerimonia erano presenti i vescovi svizzeri, alcuni membri della Commissione per la Comunicazione e le pubbliche relazioni della Conferenza dei vescovi svizzeri, tra i quali il presidente Mariano Tschuor e una delegazione della giuria che ha attribuito il premio presieduta da Anita Capaul, amministratrice della cha sa editura rumantscha.

 A premiare gli autori è stato mons. Alain De Raemy, vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friborgo e incaricato dei media in seno alla CVS insieme alla presidente della giuria signora Anita Capaul. Nella laudatio il vescovo De Raemy ha definito il volume «una galleria di volti» capace di far incontrare il lettore con il carisma benedettino dell’ora et labora declinato attraverso le parole e le immagini delle 17 storie di religiose che si raccontano, senza «veli», liberamente, con il coraggio di confessare gioie e dolori della loro ormai lunga vita e con la libertà di parlare dell’autunno anche della loro esistenza e del futuro del monastero di Fahr, certo interpellato dalla tarda età della maggioranza delle suore. Presente alla cerimonia, proprio in rappresentanza delle consorelle è venuta a Lugano la priora, madre Irene Gassman intervistata recentemente anche dalla nostra redazione .

La giuria del premio della Conferenza dei vescovi ha anche conferito una menzione speciale al documento televisivo della SRF «WG der Religionen» di Mattofilms dei produttori elvetici Matthias Müller e Manuel Gamma. Un lavoro che sonda la convivenza interreligiosa d’un cristiano, una musulmana, un ebreo, una buddista e un ateo in un «appartamento collettivo delle religioni», osservando con curiosità non la controversia religiosa bensì le religioni, rimuovendo gli stereotipi. «WG der Religionen» si adatta a un vasto pubblico e risulta pragmatico e motivante. 

Chiesa cattolica svizzera

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