I tanti muri che si alzano nell’indifferenza del mondo

Erano solo 7 alla fine della seconda Guerra mondiale. Trent’anni fa nel 1989, quando cadde quello di Berlino, erano diventati 16. Nei 10 anni dopo la fine della Guerra fredda ne sono stati costruiti 14. Oggi gli studiosi ne hanno contati 77: tanti sono i Muri nel mondo. Tra i più discussi, quelli tra Stati Uniti e Messico, tra Ungheria e Serbia, tra India e Pakistan, tra India e Bangladesh, tra Corea del Nord e Corea del Sud, tra Georgia e Ossezia meridionale, tra Irak e Kuwait, tra Arabia Saudita e Yemen, tra Marocco e Sahara Occidentale, tra Ucraina e Russia, tra le due metà di Cipro, tra Egitto e Striscia di Gaza e il muro che attraversa e circonda Gerusalemme e tanti altri. Una realtà drammatica, come sottolinea Flavio Lotti, coordinatore in Italia della Tavola della Pace, che per l’occasione ha diffuso un documento intitolato: «10 mila lettere contro i muri», rivolto in particolare alla Rete delle Scuole per la pace, oltre 800 in Italia. Soprattutto i giovani possano infatti segnare un cambiamento perché i muri una volta costruiti non cadono da soli.

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