Una tecnica preimpianto per identificare l’umana fragilità? «Mai come oggi la disabilità ha attirato l’attenzione della nostra società con un dispendio di soldi ed energie enormi. Se la disabilità è però esaltata, dall’altra, appena possibile è eliminata» (Francesca Rigotti, Ambiguità dell’handicap articolo pubblicato su «Il Manifesto», 28/11/2012)
C’è qualcosa di insoddisfacente nell’attuale sguardo positivo che la società dedica alle persone più deboli e forse, la recente votazione sulla diagnosi di preimpianto (DPI), ce l’ha ricordato. Se da un lato, l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità o delle persone più anziane, non può che essere sostenuta a gran voce, dall’altro, aleggia quel «non so che» di insoddisfacente. Che cosa non convince in questo slancio a favore dei più deboli?
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