Bolivia: domani le elezioni presidenziali in un clima di incertezza sul consenso di Evo Morales

Si terrà domani il primo turno delle elezioni presidenziali in Bolivia. I candidati sono nove e tra questi anche il presidente uscente di sinistra Evo Morales, che si propone per la quarta volta, a dispetto della sconfitta al referendum del 2016, in occasione del quale i cittadini si erano espressi contro l’ipotesi di una modifica della Costituzione e di un’ulteriore candidatura. L’esito delle elezioni è molto più incerto rispetto alle precedenti tornate. Morales, per vincere al primo turno, deve superare il 40% e distanziare il secondo arrivato di almeno dieci punti percentuali. In caso, contrario, dovrà affrontare un insidioso ballottaggio, con il secondo arrivato, che secondo i sondaggi sarà Carlo Mesa, presidente della Repubblica tra il 2003 e il 2005. I medesimi sondaggi evidenziano che tale eventuale ballottaggio sarebbe molto equilibrato.

I vescovi boliviani, in una nota diffusa la scorsa settimana, hanno chiesto «elezioni limpide» e non manipolate, nell’ottica della costruzione di una «democrazia autentica». La Fondazione Jubileo, partecipata dall’episcopato e dalle principali università cattoliche, oltre ad aver avuto finora un importante ruolo di approfondimento e dibattito, ha anche dato vita a una rete di osservatori che vigileranno sulla regolarità del processo elettorale.

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Chiesa cattolica svizzera

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