Il vescovo svizzero Hinder da Abu Dhabi denuncia il dramma nello Yemen

In un’intervista rilasciata a Vaticannews in queste ore, il cappuccino elvetico che è vicario apostolico dell’Arabia meridionale, esprime le sue preoccupazioni per la situazione nello Yemen anche perchè si è riaperto di recente un altro fronte di scontro fra filo-sauditi e separatisti sostenuti dagli Emirati, entrambi in lotta contro i ribelli Houhi vicini a Teheran. La guerra in Yemen divampata nel 2014 ha fatto registrare oltre 10mila morti e 55mila feriti. Organismi indipendenti fissano il bilancio (fra gennaio 2016 e fine luglio 2018) a circa 57mila decessi. Per l’Onu il conflitto ha innescato «la peggiore crisi umanitaria al mondo», circa 24 milioni di yemeniti (pari all’80% della popolazione) hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria e l’emergenza colera preoccupa ancora. I bambini soldato sarebbero circa 2.500 e la metà delle ragazze si sposa prima dei 15 anni. A complicare la situazione le ulteriori frammentazione nella coalizione anti-Houthi. Nelle ultime settimane lo scontro ha oltrepassato i confini di Aden, allargandosi a Taiz nel centro del Paese. Per monsignor Hinder il dialogo è quasi impossibile perché ognuna delle parti in conflitto vorrebbe la vittoria finale. Il vicario auspica la creazione di una confederazione. «C’è la fame, ci sono le malattie, c’è una fuga del popolo verso altre parti del Paese… Vedremo se è possibile che le forze in campo si ritrovino intorno a un tavolo per entrare in un dialogo valido: questa mi sembra la cosa più difficile. Nessuno vuole fare compromessi, ognuna delle parti vorrebbe la vittoria totale e questo non è un punto di partenza incoraggiante», spiega Hinder a vaticanews. «Se non ci sarà mai una pace, una giustizia – il Paese che è molto complesso, molto complicato, con diverse parti e interessi economici, politici o religiosi – secondo me una soluzione potrebbe essere una specie di confederazione con rispetto reciproco, però data la situazione non so se è realistico pensare che possa essere una soluzione», afferma ancora il cappuccino.

Hinder ha pure commentato positivamente la recente costituzione di un Comitato per raggiungere gli obiettivi del Documento sulla Fratellanza Umana, siglato ad Abu Dhabi lo scorso febbraio, dal Papa e dal Grande Imam al-Tayyib. Uno strumento di dialogo e pace oggi indispensabile.

 

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/il-vescovo-svizzero-hinder-da-abu-dhabi-denuncia-il-dramma-nello-yemen/