Lettera del Papa per l'arrivo a Belem della Nave Ospedale sul Rio delle Amazzoni

Una Lettera Pontificia ha accolto oggi, alle 16 ora locale, le 21 in Svizzera, l’arrivo della Nave Ospedale Papa Francesco a Belem nel nord del Brasile. La nave, inaugurata lo scorso luglio, è partita dal porto di Óbidos, località dello stesso Stato. Ideatore dell’iniziativa, insieme ai religiosi della Fraternità San Francesco di Assisi nella Provvidenza di Dio, che gestiscono un ospedale a Rio de Janeiro, è infatti mons. Bernardo Bahlmann, vescovo di Óbidos che non è potuto essere presente alla cerimonia di oggi a causa di un lutto.

Francesco: un’iniziativa per promuovere la vita

Nella sua Lettera, il Papa esprime gioia e gratitudine a Dio per l’avvio dell’attività di questo ospedale fluviale «che porterà la Parola di Dio e offrirà accesso a una salute migliore alle popolazioni più bisognose, specialmente le popolazioni indigene e fluviali, che vivono lungo un tratto del Rio delle Amazzoni per 1.000 chilometri». Si tratta di oltre 700 mila abitanti di località amazzoniche raggiungibili solo per via fluviale, nello stato brasiliano del Pará. Papa Francesco che ha fortemente sostenuto questa iniziativa, seguendo da vicino le fasi della sua realizzazione, sottolinea nella Lettera il suo forte significato in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia. E’ soprattutto, scrive, «una risposta al mandato del Signore, che continua a mandare i suoi discepoli per proclamare il Regno di Dio e guarire i malati». Promuovere la vita in Amazzonia, si legge ancora nella Lettera, «sarà la missione della Nave Ospedale Papa Francesco», una vita buona che per gli indigeni della regione significa «vivere in armonia con se stessi, con la natura, con gli esseri umani e con l’Essere Supremo».

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