Una riflessione sulla festività dell'Assunta dal monastero di Claro

Il Monastero benedettino di Claro, dedicato a Maria Assunta in Cielo, è il più antico del canton Ticino, sorge solitario su uno sperone roccioso, coperto da selve di castagni, sopra il paese. Incastonato in un paesaggio stupendo, circondato da alte cime e avvolto in un silenzio contemplativo che lo rende unico. Esso è stato fondato l’8 maggio 1490 e fin dall’inizio è stato dedicato alla Beata Vergine Maria. Negli ultimi anni gli edifici monastici sono stati sottoposti a un restauro totale che hanno dato alla struttura nuova bellezza e armonia. Da lì ci arriva una riflessione sulla festività dell’Assunta.

Carissimi Amici,
il tempo scorre veloce e il susseguirsi delle feste liturgiche ci ha portati quasi senza accorgerci alla vigilia della più antica festa della Vergine Maria: la sua assunzione al cielo in anima e corpo!
Il mondo, particolarmente oggi purtroppo, appare spesso ai nostri occhi uno spettacolo pieno di tenebre, violenza e odio, in cui i popoli e le persone stentano a comprendersi, a rispettarsi, ad accogliersi serenamente e in pace. Per noi cristiani, però, illuminati e guidati dalla fede, splende una luce di conforto e di fiducia perché Maria, Madre di Dio e della Chiesa, «brilla sulla terra come un segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino», come afferma il concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 68). Infatti, Maria, assunta in cielo tiene il suo sguardo materno sempre fisso su di noi, figli affidatigli da Gesù dall’alto della Croce, perché li conducesse per mano e li portasse fino alla gloria di Dio, nostra felicità.
Maria assunta in cielo rivela non solo un’unità profonda tra la sua vita terrena e la sua vita celeste, ma anche una unità tra la nostra vita quaggiù e la vita che ci attende lassù. Però, solo la fede può farci percepire tale unità e farci comprendere che il nostro domani eterno è strettamente collegato al nostro vivere quotidiano quaggiù. Solo chi vive nella fede è capace di intuire la vera realtà delle cose e delle persone, il vero senso del vivere, del soffrire e del gioire, e perciò di oltrepassare, di trascendere ciò che appare esternamente, scoprendo in tutto una dimensione nuova ed eterna. Maria è vissuta così, in una fede capace di credere sempre, di abbandonarsi totalmente a Dio, in una fede forte e sicura, non scalfita da nessun dolore, prova e sofferenza.
La sua entrata in cielo è la dimostrazione e l’anticipazione di ciò che attende anche noi, redenti dal suo Figlio divino, che viviamo nella fede, nella speranza e nell’amore a Lei, modello del nostro cammino terreno, sostegno e dolcezza nello sforzo e nella fatica del vivere quotidiano. Siamo dunque tutti invitati ad innalzare lo sguardo al cielo, a «desiderare la vita eterna con ardente brama spirituale», come ci ricorda S. Benedetto nella sua regola (RB 4,46), ma senza disprezzare le cose della terra, bensì per prenderne cura con animo libero e gioioso. S. Agostino a tale riguardo afferma: «Usa del mondo, ma il mondo non ti faccia suo prigioniero. Usane come il pellegrino usa di un albergo per riprendere le forze, ma non per fermarsi».
Maria Assunta, speciale patrona del nostro Monastero fin dal suo sorgere, aiuti noi e tutti i nostri Amici e Benefattori a desiderare il cielo in concretezza di opere e di sentimenti, e faccia scendere la sua materna benedizione su tutti e su ciascuno.

La Madre Abbadessa e la Comunità di S. Maria

Orari delle celebrazioni

14 agosto

15 agosto

ore 18

ore 9

ore 10

ore 16

Vespri solenni

Ritrovo alla Chiesa di S. Ambrogio per la partenza della processione

S. Messa solenne

Vespri solenni e Benedizione eucaristica

Chiesa cattolica svizzera

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