Il Papa si inserisce nel dibattito della chiesa tedesca

Una lettera papale da Roma? Questo annuncio riporta indietro al tempo in cui i cattolici tedeschi discutevano con il Vaticano sulla consulenza alle donne in gravidanza. Alla fine degli anni ’90, Roma stabilì in modo energico che i centri di consulenza cattolici dovevano lasciare il sistema statale perchè c ‘erano due chiare linee divergenti tra la cultura della vita della Chiesa cattolica e quella che emergeva dal sistema statale tedesco. Ora c’è di nuovo una lettera papale. Ma non è da leggere come un’imposizione, ma come un incoraggiamento al dibattito in atto nella Chiesa in Germania Allo stesso tempo, papa Francesco nella sua lettera di 28 pagine pone certamente dei paletti e traccia dei confini. 

Il motivo della missiva è il cammino sinodale che la scorsa primavera i vescovi tedeschi hanno deciso di percorrere sulla scia dello scandalo degli abusi e la perdita di fiducia dei cattolici tedeschi nella Chiesa. Con l’assistenza del Comitato centrale dei cattolici tedeschi e esperti esterni intendono dibattere questioni quali potere, morale sessuale e modo di vivere dei sacerdoti. Un altro forum sul ruolo delle donne nella Chiesa è in discussione. Temi caldi del dibattito sono il celibato e la consacrazione delle donne. Ma ci sono anche cattolici che mettono in guardia contro l’adattamento allo spirito dei tempo e la perdita dell’identità cattolica. Quindi il dibattito nella Chiesa in Germania, voluto dai vescovi, resta molto aperto.

Reazione necessaria
I cattolici orientati alla riforma sono quelli che si schierano dietro  l’iniziativa Maria 2.0 o le associazioni femminili ecclesiastiche. Essi sottolineano che da tempo si è verificata una spaccatura: migliaia di cattolici lasciano la chiesa ogni anno, in particolare molte donne hanno il sentimento di essere membri di seconda classe.
In questa situazione, il Papa si rivolge espressamente a tutti i cattolici – «il popolo di Dio pellegrino in Germania», come chiama Bergoglio i fedeli tedeschi. Francesco scrive in modo personale, citando un proverbio argentino e mostrandosi nel ruolo del pastore che riflette.

Allargare lo sguardo
Il Papa elogia la generosità e la responsabilità della Chiesa in Germania, accoglie con favore la cooperazione delle diverse Chiese cristiane nell’anno dell’anniversario della Riforma e lamenta il declino della fede nelle tradizionali aree cattoliche. Vista l’esperienza che «il Signore con la sua novità può sempre rinnovare la nostra vita e la nostra comunità», vuole essere «vicino al popolo in Germania e condividere le sue preoccupazioni per il futuro della Chiesa in Germania».
Nella disputa in atto, il Papa cerca di costruire ponti e allargare il suo sguardo. Non fa menzione dello scandalo degli abusi, non cita controversie specifiche e non emette divieti di pensiero ma sposa la linea del dialogo, che segue la strada della sinodalità

Un cammino comune
Francesco mette a tema alcune linee direttive: non sono l’adattamento allo spirito del tempo, le indagini e i media che dovrebbero determinare il processo verso un cambiamento, sottolinea. Come pure il tentativo di ritrovare vecchie abitudini di altre epoche non è opportuno, riferendosi alla posizione di alcuni gruppi di cattolici che sono più coservatori. Centrale è per tutti la necessità di compiere un comune «cammino sotto la guida dello Spirito Santo».
Alla questione su quanto una chiesa locale possa avanzare nella strada di un suo peculiare cambiamento, il papa risponde che le chiese locali e la chiesa universale vivono insieme e dipendono l’una dall’altra.

Nessun segnale negativo
Ciò non significa che non si possa progredire, cambiare o discutere. Ma decisivo resta sentirsi parte di un tutto e mantenere l’unità. Certamente ogni chiesa locale, Francesco lo riconosce, ha  le proprie tradizioni e i suoi problemi. Tuttavia, una visione d’insieme può impedire alle persone di confondersi in domande limitate e di perdere di vista quello che è essenziale .
Infine, il significato di questo lavoro in atto nella Chiesa in Germania pone indubbiamente delle domande a tutto il «cammino sinodale» dei vescovi. Francesco ammette che questo aspetto va ancora ripreso ed approfondito. In generale, la missiva papale, risulta quindi essere un testo che sprona il dialogo e il cammino sinodale, in Germania e non solo. Un testo che altresì chiede di tenere come punto fisso e più alto la questione fondamentale dell’unità della Chiesa.

kath.ch/red

Chiesa cattolica svizzera

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