Francesco ai Rom: «Siete stati discriminati anche dai cristiani»

L’ultimo incontro di Francesco in Romania è quello con la comunità Rom di Blaj nella nuova chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo e al Beato Ioan Suciu. A Blaj il 9 per cento degli abitanti è Rom.
«Nel cuore porto  un peso – ha detto Francesco – È il peso delle discriminazioni, delle segregazioni e dei maltrattamenti subiti dalle vostre comunità. La storia ci dice che anche i cristiani, anche i cattolici non sono estranei a tanto male. Vorrei chiedere perdono per questo. Chiedo perdono – in nome della Chiesa al Signore e a voi – per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele, e non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiarità. Quando qualcuno viene lasciato indietro, la famiglia umana non cammina. Non siamo fino in fondo cristiani, e nemmeno umani, se non sappiamo vedere la persona prima delle sue azioni, prima dei nostri giudizi e pregiudizi».

Oggi la Chiesa cattolica in Romania e nella regione è impegnata in prima linea a favore di queste comunità nomadi. Il Papa ha voluto mettere in rilievo i valori di cui i Rom sono portatori: «Il valore della vita e della famiglia in senso allargato (cugini, zii, …); la solidarietà, l’ospitalità, l’aiuto, il sostegno e la difesa dei più deboli all’interno della loro comunità; la valorizzazione e il rispetto degli anziani; il senso religioso della vita, la spontaneità e la gioia di vivere. Non private le società in cui vi trovate di questi doni e disponetevi anche a ricevere tutte le cose buone che gli altri vi possano offrire e apportare».

Francesco dopo l’incontro con questa comunità si prepara a rientrare a Roma.

fonte: agenzie/red

Chiesa cattolica svizzera

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