La Cattedrale di Basilea festeggia il millennio

La cattedrale di Basilea oggi chiesa riformata, costruita in arenaria rossa e collocata in una piazza di notevole bellezza architettonica è conosciuta per il suo doppio chiostro, ma ad attirare i visitatori è soprattutto la tomba dell’umanista Erasmo da Rotterdam (1466-1536), che visse a lungo a Basilea dove morì. Quest’anno la città ha voluto sottolineare la consacrazione, mille anni fa, l’11 ottobre 1019, alla presenza della coppia imperiale che l’aveva donata, Enrico II e Cunegonda di Lussemburgo, della cosiddetta «Cattedrale di Enrico», per l’appunto l’edificio edificato un millennio fa, di fatto ricostruito dopo il terremoto del 1356.

Celebrazioni ecumeniche per il millennio della cattedrale di Enrico II

In realtà la prima grande chiesa di Basilea è quella chiamata «cattedrale di Haito» dal nome del vescovo di Basilea e abate di Reichenau Haito (tra il 760 e l’836 circa) che la fece costruire sul luogo dove sorge l’attuale cattedrale. Ma dell’edificio carolingio sono sopravvissuti soltanto i resti delle fondamenta. Il millennio che Basilea celebra quest’anno si riferisce quindi alla romanica «cattedrale di Enrico», una basilica colonnata a tre navate senza campanili in facciata. Nel 1019, quando venne costruita la cattedrale fatta erigere da Enrico II, la città sul Reno contava circa 2.000 abitanti ed era passata poco più di un decennio prima al Sacro romano impero. Enrico integrò rapidamente la città nel suo dominio e donò a Basilea terre e beni.  In segno di riconoscenza la coppia imperiale è ancora oggi immortalata in grandi sculture di pietra arenaria poste al portale principale della cattedrale. L’edificio attuale risale al 13. secolo, quando la chiesa vescovile fu ricostruita in stile tardo romanico e poi gotico. Il grande terremoto di Basilea del 1356 provocò la distruzione delle torri e di parti della navata. Dell’antico edificio alla fine è sopravvissuta soltanto una parete, che oggi fa parte della torre settentrionale della cattedrale. Nel 1363 fu possibile riconsacrare l’altare maggiore. Tra il 1431 e il 1449 vi si svolsero le sessioni del Concilio di Basilea.

Con la Riforma – impostasi a Basilea nel 1529 – la chiesa vescovile consacrata a Maria divenne una parrocchia riformata. La cattedrale è ancora oggi un luogo di culto evangelico. In occasione dell’anniversario i visitatori hanno per la prima volta l’opportunità di vedere la cripta, dove si trovano le tombe dei primi vescovi di Basilea.

Questa cattedrale trasformata in edificio di culto evangelico dopo la Riforma protestante, è un monumento di indubbio valore culturale, come molto interessanti sono le mostre allestite in occasione di questo anniversario.
Le celebrazioni per il millennio sono promosse da vari enti: la Chiesa evangelica riformata in qualità di padrona di casa, la città di Basilea così come da due musei e dall’università. L’evento di apertura del millennio è stato un culto ecumenico il 14 aprile 2019, domenica delle palme, presieduto dal vescovo cattolico Felix Gmür. (red)

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