Giovani ticinesi di ritorno da Taizé raccontano l'esperienza vissuta

Diamo voce in questo spazio alle voci dei giovani ticinesi che durante le vacanze di Pasqua hanno vissuto il pellegrinaggio ecumenico diocesano a Taizé. 

«Anche dopo un solo viaggio a Taizé, credo di poter affermare che è difficile tornare a casa da questo luogo senza essere cambiati. Prima esperienza a Taizé, ma anche prima importante esperienza di ecumenismo. Nonostante agli occhi di un seminarista le celebrazioni e le preghiere che abbiamo vissuto possano sembrare alquanto particolari e possa non condividere alcuni punti, è innegabile che l’ambiente che si crea quando tutti pregano insieme, nel silenzio o nel canto, permette di interrogare e smuovere il nostro spirito. Si arriva a trovare, ritrovare o approfondire il contatto con una dimensione che troppe volte viene tralasciata o messa in secondo piano. Trovo che proprio lo stimolo che riceviamo in questi semplici ed essenziali momenti comuni sia il punto di partenza per poter cominciare a lavorare, una volta partiti e ritornati a casa. Sia fisicamente che spiritualmente, penso che non possiamo fermarci a Taizé. È una prima nota che viene scritta sul pentagramma e che deve essere l’inizio di una sinfonia. Ma sarebbe riduttivo fermarci a parlare unicamente di preghiere e celebrazioni. L’esperienza vissuta è da iscrivere in un quadro decisamente più ampio. Il rapporto che si crea tra le persone, il condividere anche momenti di svago e divertimento, crea dei legami che contribuiscono anch’essi alla nostra crescita personale. Quindi grazie Taizé, ma grazie anche alle persone con le quali ho condiviso questa esperienza, perché altrimenti non sarebbe stata la stessa. Come ho scritto, sono stati quattro giorni belli, forti e significativi. In ogni caso, porto con me questo pellegrinaggio e ne faccio tesoro per il mio percorso».

Davide Santini, 22 anni, seminarista –

«Per me è stata la seconda meravigliosa esperienza a Taizè con voi. Mi è piaciuto moltissimo il fatto che ho ancora potuto approfondire la mia esperienza insieme a voi; mi è piaciuto moltissimo che ho potuto trascorrere dei meravigliosi momenti con delle persone fantastiche come tutti voi. Mi è piaciuto tantissimo anche che ci siamo riuniti tutti quanti in preghiera e in canto. Io vorrei tantissimo poter proporre un esperienza simile anche ad altri giovani amici miei ma purtroppo non c’è la faccio. Ho già provato a fare venire una mia altra amica che si chiama ma purtroppo alla fine non è venuta. Si è persa qualcosa davvero di straordinario. Peccato per lei. Comunque ragazzi grazie mille a tutti voi che siete riusciti a farmi vivere benissimo questi splendidi giorni insieme a tutti voi«.

-Valentina Meier, 31 anni-

Chiesa cattolica svizzera

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