Lotta agli abusi: anche i preti dovranno presentare il casellario giudiziario

In futuro, anche i preti dovranno presentare il casellario giudiziale per poter lavorare al servizio della Chiesa cattolica. A proporlo è un gruppo interno alla Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) che si pronuncerà sulla proposta nella prossima sessione ordinaria a fine febbraio. Obiettivo di tale provvedimento sarebbe quello di arginare maggiormente il pericolo di abusi e aggressioni sessuali.
«In futuro – dice Toni Brühlmann, presidente della commissione di esperti sugli abusi sessuali ai microfono della RSI – ogni candidato a un ruolo ecclesiale dovrà presentare il proprio certificato giudiziario. Il provvedimento dovrebbe riguardare sia i candidati al ministero sacerdotale, ovvero seminaristi e novizi, come già di norma, sia – ed è questa la novità – i preti che si apprestano a cambiare parrocchia«. «Attuando tale proposta – spiega il presidente della commissione di esperti – si dovrebbe disporre ormai di uno strumento pratico per prevenire tali abusi».
L’idea non è nuova: nella diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo un simile obbligo è in vigore da diversi anni. Per ogni nuova assunzione al servizio della Chiesa come pure nel caso di una supplenza gli interessati sono tenuti a presentare un estratto del loro casellario giudiziale.
La Conferenza dei vescovi svizzeri aveva già annunciato un inasprimento delle norme sugli abusi sessuali lo scorso settembre. In particolare, i responsabili ecclesiastici dovranno denunciare casi sospetti anche quando le vittime non lo desiderano. Questo vale per tutti i casi che non sono caduti in prescrizione.

Agenzie/redazione

Chiesa cattolica svizzera

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