Mons. Lazzeri: «Catholica», uno strumento nuovo per comunicare ancora

E una bella opportunità quella che ci viene offerta! Così vogliamo considerare l’inserto di quattro pagine, che da oggi potrà essere diffuso con l’edizione del sabato del Corriere del Ticino.

È vero che il deserto cartaceo attraversato da tutti noi in questi mesi ci ha reso particolarmente sensibili alla preziosità di questa forma di presenza mediatica. La riconoscenza al gruppo editoriale che ci ospita e la gioia per questa nuova possibilità di fare sentire la voce cattolica in Ticino non sono però un semplice effetto ottico positivo, dovuto al forzato digiuno a cui siamo stati sottoposti, dopo la chiusura del Giornale del Popolo. I nostri sentimenti favorevoli nascono dalla consapevolezza che, anche attraverso questo strumento, potremo avanzare nella ricerca di vie comunicative adeguate ai tempi. Ci sta davvero a cuore l’irrinunciabile dimensione universale dell’annuncio che Gesù stesso ha affidato ai suoi discepoli!

Il mandato ricevuto, infatti, è chiaro e non può essere da noi disatteso: «quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze» (Mt 10,27). Non c’è però un unico modo per identificare questo luogo intermedio, tra la casa e la pubblica piazza. Una terrazza può essere un tetto, un portico o un balcone. Ogni generazione deve trovare il suo. L’importante è che sia in grado di garantire la mediazione, mai trovata in maniera definitiva, tra la comunicazione che avviene in casa, fra coloro che si riconoscono appartenenti alla famiglia, e i discorsi che circolano più ampiamente tra gli uomini e le donne che vivono su uno stesso territorio e in una particolare epoca storica.

È questo il solco in cui intende inserirsi la ripresa di «Catholica» nella forma che da oggi vede la luce. C’è sicuramente in noi l’intento di dare continuità con i mezzi possibili oggi a una gloriosa tradizione, di cui siamo eredi consapevoli e riconoscenti. C’è, però, anche la coscienza del complesso lavoro da fare per sostenere, accompagnare e sviluppare nuove consuetudini nel dare, ricevere, fare circolare il messaggio, la visione, la linfa vitale, di cui siamo fatti partecipi come cristiani.

Viviamo in un tempo che ci impone la trasformazione, il pluralismo degli approcci alla realtà, il continuo dialogo gli uni con gli altri per non soccombere né alla faziosità né al qualunquismo. È faticoso cambiare, lasciare abitudini consolidate di cui continuiamo ad apprezzare i vantaggi. «Nessuno che beve il vino vecchio – dice Gesù – desidera il nuovo, perché dice. ›Il vecchio è gradevole’»(Lc 5,39). È più che comprensibile!

Insieme, però, un organismo spiritualmente vivo come la Chiesa non può irrigidirsi sulla difensiva di una posizione acquisita. È chiamato costantemente a rinnovare la maniera di coniugare la fedeltà a quanto ricevuto con l’ascolto lucido, attento, critico e integrale della realtà, così come si dischiude ogni giorno sotto i nostri occhi.

Ci auguriamo davvero, perciò, che il canale che oggi si riapre per noi possa entrare non solo in virtuosa sinergia con quelli già aperti nella rete (catt.ch), nella radio (Chiese in diretta) e nella televisione (Strada Regina), generati dalla medesima piattaforma redazionale, ma in proficuo e costruttivo scambio e confronto con tutte le altre voci, che fanno la ricchezza del panorama religioso e civile del nostro amato Ticino.

Siamo ancora alle prime battute del 2019, in tempo per formulare gli auguri a tutti i lettori. Buon anno nuovo, cari amici! Ci anima il desiderio di alimentare in tutti la speranza del Vangelo, la bellezza di una comunione possibile, la voglia di pensare e di vedere le cose da un altro punto di vista, attuale, ancora e sempre da scoprire insieme. Contiamo sulla vostra accoglienza, sul vostro affetto, sulla vostra intelligenza e curiosità!

+ Vescovo Valerio

Chiesa cattolica svizzera

https://www.catt.ch/newsi/mons-lazzeri-catholica-uno-strumento-nuovo-per-comunicare-ancora/