Per la prima volta, durante il Sinodo in corso, dei religiosi non ordinati potranno votare nell’assemblea. Ma le 11 religiose che partecipano al Sinodo non hanno lo stesso diritto.
Il movimento «Votes for catholic women» vuole rimediare a tutto ciò mobilitando il mondo cattolico. In realtà, la spinta sembra venire dall’associazione americana Womens’ Ordination Conference, che milita per l’ordinazione delle donne. Il gruppo, creato nel 1975 e con sede a Washington, dice di rifiutarsi «di restare inattivo davanti a un modo di rappresentazione non egualitario». L’associazione propone dunque di intraprendere alcune azioni simboliche per far sentire la voce delle donne, come portare una camicia bianca o utilizzare l’hashtag #votesforcatholicwomen nei social. Porta avanti, inoltre, una raccolta firme.
Recentemente delle monache benedettine dell’abbazia di Fahr si sono unite al movimento. La priora Irene Gassmann ha pubblicato su Facebook una foto nella quale la comunità posa con dei cartelli che recano lo slogan «Votes for catholic women».
«Molte persone hanno già messo il loro like alla foto, molte dicono che è stupendo aver avuto questo coraggio. È davvero l’inizio di un nuovo movimento nel mondo», afferma la priora.
La responsabile delle benedettine si lamenta che oggigiorno nel mondo «numerose donne e anche degli uomini si allontanano dalla Chiesa perché non si sentono presi in considerazione. La Chiesa potrà avere un avvenire solo se sarà tenuta in piedi tanto da uomini quanto da donne».
Cath.ch/red
Chiesa cattolica svizzera
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