Papa nel primo discorso in Lituania: questa terra ci insegna come «ospitare le differenze»

«Possano i tuoi figli trarre forza del passato». Papa Francesco cita l’inno della Lituania nel suo primo discorso nel Paese Baltico. Davanti al presidente Dalia Grybauskaite e ai rappresentanti istituzionali parlando nel piazzale antistante il Palazzo presidenziale, il Papa rammenta innanzitutto che la sua visita avviene nel centenario della dichiarazione dell’indipendenza. Ed evidenzia che per i lituani questi ultimi cento anni sono stati segnati «da molteplici prove e sofferenze», «persino il martirio». Prove, prosegue, che non hanno però piegato un popolo che «ha un’anima forte».

La storia della Lituania è fatta di accoglienza

E’ importante «recuperare la memoria», prosegue Francesco, per «guardare le sfide del presente e proiettarsi verso il futuro in un clima di dialogo e di unità tra tutti gli abitanti, in modo che nessuno rimanga escluso». Il Papa centra il suo discorso proprio sul tema del dialogo e dell’accoglienza. La Lituania, afferma, ha saputo «ospitare» popoli di diverse etnie e religioni. Tutti, ribadisce, «sono vissuti insieme e in pace fino all’arrivo delle ideologie totalitarie che spezzarono la capacità di ospitare e armonizzare le differenze seminando violenza e diffidenza».

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