Diario da Lourdes/Le ore prima del rientro

Sono rientrati in Ticino gli oltre 400 pellegrini della Svizzera italiana che hanno partecipato all’annuale pellegrinaggio diocesano. Alle 9:30 di venerdì una celebrazione comune di tutti i pellegrini.

Prima di pranzo i malati hanno vissuto un momento speciale con i ragazzi del gruppo dei foulard gialli. Un messaggio lanciato al cielo attraverso un centinaio di palloncini colorati.
Nell’omelia di commiato, mons. Lazzeri ha detto:
«L’evangelista Giovanni racconta del suo essere preso dall’angelo e portato sull’altro monte incontro alla Gerusalemme celeste.
L’invito è a metterci in una posizione diversa che permette di vedere tutto in modo nuovo, che ci distolga da rimpianti di un epoca d’oro in realtà mai esistita. Così Natanaele crede che dal quotidiano di Nazareth non possa venire nulla di buono finché Gesù non gli fa cambiare prospettiva. Gesù già conosce ciò che c’è dentro, in Natanaele e in noi. Impariamo che prima ancora di essere noi a guardare a Dio, lui già ci ha guardato e conosciuto. La nuova prospettiva la impariamo anche a Lourdes, siamo venuti per scoprire la bellezza di questa Gerusalemme nuova. Il sapore di quanto abbiamo gustato qui lo portiamo con noi, seguendo la promessa di Dio a Giovanni: vedrai cose più grandi di queste».

(red)

Chiesa cattolica svizzera

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