Fisichella: pena di morte, cambiamento Catechismo in piena continuità col magistero

La nuova formulazione del Catechismo della Chiesa Cattolica che considera inammissibile la pena di morte, voluta da Papa Francesco con un Rescritto pubblicato ieri, rappresenta «un vero progresso dogmatico». Ad affermarlo – in un articolo pubblicato da «L’Osservatore Romano» – è stato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, il dicastero che ha la competenza in materia di catechesi. Secondo il presule, il nuovo contenuto – pur «in continuità con il magistero precedente» – mostra come il deposito della fede vada custodito ma anche fatto progredire.

«Il nuovo testo del Catechismo mostra un interessante sviluppo perché fino al testo precedente – sia quello del ’92 come quello del ’97 che era l’editio typica – riguardo al tema della pena di morte ne era ammessa ancora la possibilità e la liceità. Adesso, invece, Papa Francesco – in continuità con il magistero di Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto – accetta di esplicitare ulteriormente l’argomento facendo compiere un passo ulteriore. E questo passo, come viene detto «alla luce del Vangelo», fa comprendere che la pena di morte è inammissibile. E quindi ci sono parole chiare, nette, che non lasciano equivoci di sorta su questo insegnamento».

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Chiesa cattolica svizzera

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