Un appello per il MacBook rubato di don Emanuele

Un triste venerdì quello appena trascorso per l’Oratorio di Lugano, quando di sera ignoti sono entrati nella segreteria e hanno rubato il MacBook di don Emanuele Di Marco, responsabile dell’Oratorio; al suo interno, come potete immaginare, fotografie e ricordi nonché documenti personali, utili alla preparazione dell’attività. Il dolore aumenta se si pensa al luogo nel quale è stato compiuto il fattaccio: nel cortile l’Oratorio si impegna ormai da tempo per offrire attività ricreative e di svago alle famiglie e ai molti bambini del posto. «Posso solamente augurarmi che aprendo il computer il seguace della Banda Bassotti veda l’adesivo dell’oratorio e sia un po’ rammaricato per aver colpito con un gesto malevolo chi nel contempo offriva il proprio tempo e la propria passione all’educazione delle nuove generazioni», scrive non senza ironia don Emanuele dal suo profilo facebook, al quale nel frattempo si sono aggiunte, tra smile, commenti e condivisioni, ben 154 voci di rammarico, a dimostrazione dell’affetto per il sacerdote e il suo lavoro. «Mi spiace davvero… tu continua sereno e vedrai che tutto si sistema… Speriamo che il malintenzionato si ravveda presto», commenta don Carmelo da Locarno. Ma don Emanuele rassicura, con l’entusiasmo che gli è proprio: «Non per questo mancheremo di andare avanti e aspettiamo tutti stasera per l’oratorio Serale estivo». Intanto, naturalmente, rivogliamo anche noi l’invito ai ladri ignoti a voler riportare il prezioso strumento di lavoro. Pronti a tutto…anche al perdono.

(red)

Chiesa cattolica svizzera

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