Il Papa in Irlanda, dove la Chiesa si è rialzata dallo scandalo abusi e punta sulle donne

Alla libreria «Veritas» di Dublino un giovane si scatta un selfie davanti alla gigantografia di Papa Francesco in vetrina. A Galway al magazzino Dunnes per otto euro si può comprare una maglietta gialla con la faccia di Papa Francesco. E poi le bandierine di Knock con la scritta »Welcome to Ireland», messe in vendita con più di due mesi di anticipo a due euro. E a Limerick, nella cattedrale cattolica, c’è un paesaggio irlandese creato dai bambini per dire «Benvenuto a Papa Francesco». Sono piccoli segni di come il Paese si sta preparando, quando manca un mese esatto alla visita di Papa Francesco, che chiuderà il 25 e 26 agosto l’Incontro mondiale delle famiglie, appuntamento voluto da Giovanni Paolo II a cadenza triennale, che quest’anno avrà l’Irlanda come scenario.  

Della Chiesa irlandese di questi anni si è detto molto, soprattutto quando si è trattato di raccontare le terribili vicende che l’hanno vista tristemente protagonista, su tutte l’immenso scandalo della pedofilia esploso tra gli anni Novanta e Duemila . Oggi guardare alla Chiesa in Irlanda significa chiedersi come si sia rialzata in questi anni, prima di tutto evidenziando che il cammino pastorale è andato avanti. Sperimentando anche nuove forme di condivisione delle responsabilità. Che sono ricoperte prima di tutto da donne. 

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